La rotonda a “sigaro” regge 5 mila auto l’ora ma è pronto un piano B

FIERA
Manca una settimana all’inizio delle scuole ma in via Venezia transitano già tra le 4 e le 5 mila auto all’ora, che stanno mettendo duramente alla prova la nuova rotatoria a “sigaro”. Finora il rientro dalle ferie, il ritorno al lavoro e l’apertura di asili nido e scuole materne, hanno comunque rimesso a regime le arterie stradali. Compresa via Venezia, sempre trafficatissima sia in entrata che in uscita.
Proprio per migliorare la scorrevolezza all’altezza del Centro Giotto, già l’amministrazione Bitonci aveva pensato di eliminare i semafori e di realizzare una rotonda un po’ fuori dagli schemi, a forma di sigaro, che da fine luglio è stata poi attivata in forma provvisoria, in attesa di essere testata nei mesi più caldi. Se la rotonda non dovesse passare l’esame però non si tornerà indietro, ma è già pronto il piano B.
l’eventualità di DUE ROTONDE
«Tra un mese saremo in grado di valutare tutte le eventuali criticità, e capire dove e se intervenire con alcune modifiche. Per ora però la rotonda sta rispondendo abbastanza bene, anche se è ovvio che gli automobilisti avranno bisogno di tempo per abituarsi» ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Andrea Micalizzi.
Proprio perché si è ancora in fase di perizie, gli ingegneri di Palazzo Moroni hanno comunque già pensato ad un eventuale intervento, accorciando il “sigaro” e realizzando due piccole rotonde agli incroci con via Martiri Giuliani e Dalmati (la strada che costeggia il centro Giotto per chi viene da via Anelli) e via Donà (che sbuca invece da “Media World”). Scongiurata invece l’ipotesi di tornare ai semafori.
PUNTI CRITICI
L’impatto sul traffico dei lavori di viabilità su via Venezia non hanno prodotto particolari problemi né code. «Gli studi sui flussi danno già un miglioramento del 20% per quanto riguarda la scorrevolezza del traffico. Bisogna però migliorare l’approccio» ha assicurato Micalizzi. La prima difficoltà è rappresentata dalla percezione della rotonda. Quando si arriva nei pressi del “sigaro” si ha l’impressione di andare a sbattere in un cantiere, non che ci sia una rotonda». —
Luca Preziusi
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