La stazione chiusa diventa un problema

PIOVE DI SACCO. Una stazione di servizio fantasma, abbandonata al suo destino. È quella che esibisce l’insegna dell’Eni in via Borgo Padova, proprio di fronte alla concessionaria Fiat. Un impianto relativamente recente, situato oltretutto in una posizione senz’altro appetibile. Il distributore, con annesso bar e autolavaggio, è chiuso dalla fine dello scorso anno e dal quel momento, tranne che per una nuova gestione durata però solo qualche settimana, è iniziato un lento e inesorabile degrado. Innanzitutto dal punto di vista dell’immagine, visto che la visione è tutt’altro che edificante per chi entra in città arrivando da Padova. Le erbacce, complice anche un’estate più che piovosa, sono oramai cresciute un po’ dappertutto, non solo nelle aiuole e nelle aree verdi. In certi punti addirittura sono ad altezza d’uomo. Senza cura anche le siepi e le pianti di contorno sono cresciute, sconfinando e creando, con rami e fogliame sporgente, disagi alle proprietà confinati. Non mancano poi i rifiuti, abbandonati senza riserva da persone di passaggio. Cartacce innanzitutto, ma anche carcasse di vecchie biciclette. L’ampia area, se non bastasse, si sta prestando anche come zona di bivacco serale e notturno. C’è poi l’aspetto igienico da non trascurare. Le vasche dell’autolavaggio, con fango e acqua ancora stagnanti, rappresentano ciò che c’è di più favorevole per il proliferare di zanzare e altri insetti. Iniziano a trovare terreno favorevole anche i topi. Tutti questi fattori iniziano a creare qualche disagio ai residenti della nuova area residenziale del quartiere di Sant’Anna che si sviluppa proprio sul retro dell’impianto. Disagi non solo dovuti all’impatto visivo del brutto paesaggio ma soprattutto legati alla poca salubrità di ciò che confina con i loro ordinati e curati giardini.
Alessandro Cesarato
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