La storia di Elton, entrato analfabeta e uscito con un dottorato in Sociologia

Elton Kalica (nella foto) è un ragazzo albanese, quasi dottore in Sociologia. È stato in carcere per quindici anni, per un sequestro di persona messo a segno insieme ad altri suoi connazionali. Aveva vent'anni ed ha sbagliato, ma in carcere ha scelto il percorso rieducativo arrivando a laurearsi in Scienze Politiche. Nel 2012 è uscito e ha deciso di continuare: ora sta finendo il dottorato, è diventato papà e si è rifatto una vita. «Quando sono uscito dal carcere» racconta «dovevo trovare una casa, un lavoro, ripartire da zero. Mi sentivo perso, perché la mia famiglia era lontana e io avevo passato gli ultimi quindici anni in un ambiente molto ristretto. La mia cerchia di conoscenze era limitata agli educatori, i professori ed altri detenuti. Una volta fuori non sapevo come muovermi, così ho pensato di tornare a fare quel che facevo in carcere: studiare. C'era un bando per il dottorato in Sociologia, ho tentato e sono entrato». Elton continua a collaborare con la rivista "Ristretti orizzonti" ed è stato il curatore della mostra inaugurata ieri a palazzo Moroni, "Vivere dentro". «L'idea è arrivata un po' per caso» spiega «volevamo fare qualcosa e il professor Giorgio Ronconi è andato a chiedere lo spazio: inaspettatamente il Comune l'ha concesso e si è posto il problema di come riempirlo. Non era facile raccontare il carcere: ci sono uomini che vivono in pochi metri quadri e spesso sono incattiviti, ci sono le persone che gestiscono la sicurezza, c'è la società civile che cerca di entrare in questo panorama di negoziazione di spazi e regalare ai detenuti momenti di umanità. Mi sono ispirato ad una mostra della Scuola di Medicina: per raccontare le ricerche avevano usato dei video, e così abbiamo fatto anche noi, alternando i lavori fatti dai carcerati a dei video girati da me». Nel frattempo Elton ha finito il dottorato: è in attesa della tesi e due settimane fa è nato il suo bambino: Dariel. (s.q.)
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