La tragedia di Saccolongo. Eliseo e Manuel stavano provando l’auto, hanno trovato la morte

PADOVA. La tragedia di Saccolongo, dove due uomini hanno perso la vita nella carambola mortale di una Peugeot 205 Gti, non avrà risvolti penali. Il pubblico ministero Marco Peraro ha deciso di non procedere a nessuna autopsia e quindi di consegnare i corpi alle rispettive famiglie per i funerali.
Quello che resta è incredulità e tanto dolore. In via Normandia, a Camin, dove viveva Eliseo Rocco, 50 anni, il dolore era straziante. In casa il figlio di 7 anni, consolato dall’affetto dei nonni, fuori, travolta dalle terribili pratiche burocratiche, Isabella, la compagna di una vita, sotto casa ad attenderla Marco, Lisa, Chiara e Veronica gli amici di sempre della coppia.
All’indomani del tragico incidente avvenuto a Creola di Saccolongo, dove hanno perso la vita Eliseo, l’amico Manuel Michelotto, 42 anni di Arlesega di Mestrino, e dove è rimasto ferito F. U. , 39 anni, tuttora ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Padova, il condominio era avvolto da un assordante silenzio. Nessuno poteva immaginare che quella gita fuori porta a bordo della Peugeot 205 Gti 1600 di Eliseo si sarebbe trasformata in un una tragedia.
Auto come un missile
L’auto del cinquantenne, tassista da 25 anni, per cause ancora in corso di accertamento, è prima finita contro un muretto di un passo carraio e poi dentro a un fossato. Forse la sterzata repentina di Eliseo è stata causata dall’essersi trovato di fronte, seppur nella corsia opposta, a un trattore che con le quattro frecce lampeggianti faceva da scorta ad un “trincia foraggio” che lo seguiva a meno di 100 metri. La carambola è stata tremenda e per i due amici non c’è stato scampo.

Eliseo Rocco, tassista della cooperativa Corapa da 25 anni, conosciuto da tutti come “Padova 11”, lascia un segno indelebile nelle persone che l’hanno conosciuto. Mentre la moglie Isabella, stordita da un dolore così grande, ha preferito vivere intimamente questo momento, gli amici di Eliseo si fatti forza e nonostante le lacrime agli occhi hanno cercato di ricordare l’amico. «Lo conoscevamo da più di 20 anni. Nuotava con noi al Plebiscito e faceva parte della nostra squadra Master Plebiscito 2001 Padova», lo ricordano Marco, Lisa, Chiara e Veronica. «L’ultima volta l’abbiamo visto era venerdì e ancora non ci capacitiamo di quello che è successo».
Era un periodo allegro
Lisa il weekend scorso l’aveva passato con Isabella e il suo piccolo. «Eravamo partite noi due con i rispettivi figli e avevamo trascorso il fine settimana a Jesolo. Eliseo era rimasto a Padova perché doveva lavorare». Le due mamme erano rientrate lunedì sera. «So che martedì, il giorno dell’incidente, sarebbero dovuti andare tutti insieme a una grigliata proprio nella zona di Saccolongo. Non so dove fossero Isabella e il bambino nel momento dell’incidente». È possibile che Eliseo abbia voluto far fare un giro agli amici con la sua Peugeot 205 Gti, l’auto di quand’era giovane, messa a posto e risistemata da lui stesso visto che prima di fare il tassista era carrozziere. Le automobili, raccontano gli amici, sono sempre state una grande passione di Eliseo.

Un vero amante delle automobili
«Amava le auto e gli piacevano le moto. Ne aveva una», dicono sconvolti. «Siamo scioccati davvero. Era un punto di riferimento per noi. Una persona sempre solare, con il sorriso sulle labbra, disponibile, c’era per tutti, e portava gioia. Viene a mancare una certezza».
Loro erano gli amici di sempre del 50enne, quelli che gli avevano organizzato la festa a sorpresa per i suoi 50 anni. «L’abbiamo fatta al ristorante Radici, dove lavora Chiara. Eravamo grandi e piccini perché lui il suo bambino se lo portava dappertutto. Erano sempre assieme, tutti e tre. Era stato felicissimo della sorpresa». —
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