La Xgroup ottiene il concordato ma c’è un esposto di ex manager

SAN PIETRO VIMINARIO. È finita in tribunale Xgroup spa, una della maggiori imprese del distretto del fotovoltaico nordestino: dopo un triennio di fatturati milionari, è ora costretta a fare i conti...

SAN PIETRO VIMINARIO. È finita in tribunale Xgroup spa, una della maggiori imprese del distretto del fotovoltaico nordestino: dopo un triennio di fatturati milionari, è ora costretta a fare i conti con le difficoltà del mercato. Tutti i 70 lavoratori sono ancora in cassa integrazione anche se l’obiettivo è salvare l’occupazione della fabbrica di San Pietro Viminario nella frazione di Vanzo, dove si producevano celle e moduli per impianti fotovoltaici. Il tribunale di Padova ha ammesso l’azienda al concordato preventivo secondo il piano proposto dal liquidatore, il commercialista Gaetano Sirone (presidente di Aps Finanziaria, la cassaforte del Comune di Padova), nominando la commercialista Monica Benetollo commissario giudiziale. L’adunanza dei creditori, chiamati ad approvare il piano di salvataggio, è slittata per ben due volte. La situazione è tutt’altro che rosea di fronte a una dura crisi che ha colpito la filiera del fotovoltaico, a causa della concorrenza cinese, della stretta del credito da parte delle banche e del decreto Romani. A rendere più complicato il quadro, la frammentazione della proprietà visto che l’azienda è una sorta di public company controllata (per oltre il 90%) da XHolding, dove convivono una trentina di soci. Soci tra i quali non tira sempre un’aria tranquilla. Se poi si aggiungono contrasti con il vecchio management, c’è il rischio che qualche effetto collaterale ricada sulla procedura in corso: da segnalare un esposto di alcuni ex manager su “presunte” svendite di attrezzature e di materie prime, tutte da verificare da parte del commissario. Il clima si fa pesante.

Cristina Genesin

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