Ladro acrobata a San Pietro in Gu, nel mirino la casa della vicesindaca

SAN PIETRO IN GU. Il ladro entra in casa della vicesindaca e le ruba la collana di perle regalatale dalla suocera mancata per il Covid-19. Torna ad alzarsi un allarme sicurezza nell’Alta Padovana: si moltiplicano i furti nelle abitazioni e a farne le spese – nel pomeriggio di martedì 24 novembre – è stata la famiglia di Lorenza Prandina, vicesindaca di San Pietro in Gu. È lei a raccontare l’accaduto: «Sono rientrata a casa alle 18. 20», spiega, «c’era mio figlio che stava lavorando al pianoterra in smart working, mentre mio marito si trovava nel seminterrato. Quando sono arrivata ho chiesto a mio figlio perché avesse lasciato la finestra della sua camera aperta e lui mi ha detto che non gli risultava».
Stranezza
Madre e figlio sono saliti al primo piano e hanno notato il primo elemento di stranezza: «La mia camera da letto era chiusa a chiave dall’interno; ho chiesto a mio marito, lui non era stato, quindi siamo passati dal poggiolo che comunica con un’altra camera e abbiamo fatto l’amara scoperta». Il ladro, dimostrando una certa agilità, si è arrampicato sulla grondaia, lasciando evidenti segni di fango e, una volta arrivato al poggiolo, ha lasciato perdere la camera del giovane, che aveva lasciato il portafogli sopra la scrivania, e si è diretto verso la camera matrimoniale. «Si è chiuso a chiave, evidentemente non voleva essere disturbato, ed è andato dritto al primo cassetto del comò dove immagino la maggior parte delle donne conservino i gioielli, e io sono una di loro», continua Prandina. «Non avevo cose di grande valore, ma in ciò che si è portato via c’era tanto valore affettivo. In particolare il ladro si è preso la collana di perle regalatami da mia suocera, che viveva in Lombardia, e che è mancata a causa del Covid-19. E poi il crocifisso d’oro di mia zia suora, i braccialetti dei battesimi dei ragazzi, una colannina disegnata appositamente da mio marito con l’anello: me la regalò quando eravamo ancora fidanzati. Ha arraffato tutto, senza guardare, pure la bigiotteria e l’argento, evidentemente quello che gli stava in tasca, e ha lasciato perdere per esempio il tablet vicino al letto».
Allarme a San Giorgio in Bosco
Particolarmente colpito in questo periodo è il territorio di San Giorgio in Bosco: le segnalazioni di blitz nelle abitazioni e di movimenti sospetti si susseguono. Alcuni cittadini si stanno organizzando attraverso i social e con ronde notturne, ma il sindaco Nicola Pettenuzzo in un video diffuso su Facebook il 25 novembre pomeriggio ha invitato a fare attenzione e a fidarsi delle istituzioni: «Sono in costante contatto con le forze dell’ordine che si sono attivate compatibilmente con le risorse disponibili, e ho richiesto formalmente al Prefetto un ulteriore supporto per fronteggiare la situazione. Mi sono confrontato in questi giorni con moltissimi cittadini e so che molti si sono organizzati per vigilare la propria proprietà».
Fiducia
«Comprendo il coinvolgimento emotivo e personale dei singoli, ma, come istituzione, manifesto la mia preoccupazione, ribadendo da un lato la necessità di avere fiducia nelle forze dell’ordine con cui sono costantemente in contatto, e dall’altro il timore che i cittadini si espongano a situazioni di pericolo per la loro incolumità personale. L’obiettivo rimane uno solo: ristabilire la legalità e la serenità nel nostro territorio». —
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