L’argine del Muson Vecchio sta cedendo

Ha retto l’emergenza, ma ora si sgretola: il Comune di Camposampiero ha già allertato il Genio civile

CAMPOSAMPIERO. Passata la paura della piena, è il momento della verifica dei danni e della prevenzione di nuovi rischi idraulici.

Il punto più critico è in via Albarella, all’altezza del ponte in ferro che attraversa il Muson dei Sassi e di quello in pietra nell’intersezione con il Muson Vecchio.

Qui l’argine destro del Muson Vecchio ha fatto registrare un cedimento. «Abbiamo emesso un’ordinanza di chiusura totale al traffico e informato il Genio civile, il consorzio di bonifica Acque Risorgive e la Provincia, chiedendo un intervento urgente di messa in sicurezza degli argini danneggiati», spiega l’assessore alla sicurezza Salvatore Scirè.

Ma servono soldi. Ecco che il sindaco Domenico Zanon rilancia a gran voce l’appello: «Serve una deroga al patto di stabilità per consentirci quantomeno di utilizzare i fondi per gli interventi di emergenza. Servono investimenti e quindi lavori preventivi».

Dopo due giorni di tensione e di rischi, il sindaco traccia comunque un bilancio positivo della macchina dei soccorsi: «Siamo riusciti a limitare i disagi e i danni al minimo grazie al grande sforzo di tutti, dalla Protezione civile ai cittadini, dai tecnici e operai comunali, agli assessori. Purtroppo c’è chi strumentalizza politicamente anche queste situazioni di emergenza», conclude Zanon riferendosi al sottopasso di via Fabris, «che abbiamo presidiato fin dal primo mattino fino a liberarlo dall’acqua».

I canali ed i fiumi, nel frattempo, sono rientrati nella normalità. Ma è soltanto una tregua: di questa stagione, le condizioni del tempo possono cambiare in peggio da un giorno all’altro e le emergenze potrebbero ripresentarsi.

Francesco Zuanon

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