L’assessore studia da sindaco La sfida è con il segretario Dem

. Sono Antonella Zoggia e Devis Trevisanato i primi due candidati sindaci che si sfideranno il 26 maggio prossimo per subentrare al sindaco uscente Lorenzo Zanon.
Assessore alla cultura in carica, 55 anni, laureata in fisioterapia, dipendente dell’Usl 6, Antonella Zoggia si candida a governare Trebaseleghe per i prossimi cinque anni, sostenuta da una civica di cui fanno parte esponenti della Lega, delle associazioni locali e parte degli attuali amministratori. Non c’è infatti piena convergenza su Zoggia, moglie dell’ex sindaco Roberto Tosetto, da parte del gruppo che in questi anni ha amministrato la città sotto la guida di Lorenzo Zanon. Da parte sua il sindaco uscente non può ricandidarsi alla carica di primo cittadino ed ha deciso di non presentarsi in nessuna lista. La Lega, attraverso il segretario locale Gianni Carraro, conferma «l’accordo raggiunto sul nome e sul programma della civica di Antonella Zoggia».
Il secondo candidato ufficiale è Devis Trevisanato, 40 anni, segretario del circolo Pd “Tina Anselmi” e che si presenterà per la lista civica “Trebaseleghe Viva”, sostenuta dal Pd. Tecnico biochimico all’ex Chelab di Resana, Trevisanato vanta un impegno politico ventennale e raccoglie l’eredità di Mariella Pesce, consigliere di minoranza del centrosinistra che ha deciso di non ripresentarsi.
Sul fronte Cinquestelle, il consigliere Giorgio Marchetto assicura che « il gruppo presenterà una lista autonoma ma è prematuro ufficializzare il nome del candidato sindaco».
Resta da capire se il gruppo della maggioranza che non appoggerà Zoggia, presenterà una propria lista o se sarà lasciata libertà di voto: l’eventuale quarto candidato potrebbe scompaginare le carte in tavola. Ulteriore novità in vista del voto, sarà il codice etico proposto dal gruppo “Trebaseleghe Viva” e già sottoscritto dalla civica di Zoggia. «Vogliamo che la competizione si mantenga sempre su livelli di un confronto civile e leale e non degeneri in scontri ed attacchi personali. Per questo proponiamo a tutti un insieme di quindici regole etiche da rispettare prima e dopo il voto» spiega Devis Trevisanato. —
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