Dal giorno più buio al sogno paralimpico, la storia di Laura: «Corriamo insieme»
Dalla pallavolo al basket in carrozzina, fino all’atletica: oggi la 30enne padovana sogna le Paralimpiadi di Los Angeles 2028. Aperta una raccolta fondi per una carrozzina da corsa su misura

Dal giorno più brutto al sogno olimpico. Laura Morato, padovana di 30 anni, aveva solo 11 anni quando la sua vita è cambiata per sempre. Era il giorno di Natale del 2006 quando, a causa di un incidente domestico, uno scontro fortuito contro lo stipite di una porta, ha riportato gravi lesioni spinali che da allora le hanno impedito di camminare.
«Ero in prima media, avevo appena cambiato scuola. Amavo la pallavolo. Non l’ho più potuta fare. L’ho presa malissimo», racconta oggi Laura, con la lucidità di chi ha trasformato una tragedia personale in una spinta verso nuovi orizzonti.
Dopo anni difficili, segnati dalla rabbia e dal dolore, è stata una chiamata inaspettata a riaccendere la luce: una vecchia compagna di scuola le propone di provare il basket in carrozzina. E così Laura inizia a giocare per la Padova Millenium Basket.
«Mi ricordo ancora il primo giorno. Quel giorno sono tornata a casa e ho ricominciato a sorridere dopo quattro anni». Da lì la vera rinascita. Durante le scuole superiori Laura entra in squadra, si fa notare, viene convocata in Nazionale e approda in Serie A. Si trasferisce a Roma per studiare Archeologia e contemporaneamente con la Santa Lucia Sport Roma conquista uno Scudetto, una Coppa Italia e una Supercoppa. Poi però la sua squadra fallisce.
Laura si sposta in Brianza, dove gioca con la Briantea 84 Cantù per altri quattro anni. Ma dentro di lei qualcosa cambia: sente il bisogno di puntare ancora più in alto. Vuole le Paralimpiadi.
Decide di tornare a Roma e si dedica al canottaggio paralimpico. Lo sport la porta anche a trasferirsi a Torino. Ma la schiena comincia a dare problemi, e così nasce un’altra sfida: la corsa in carrozzina.
«Ho iniziato con i 100, i 200, i 400 metri. E il ho vinto i campionati italiani della mia categoria. Finalmente ho trovato la mia dimensione. Con l’aria che ti sfreccia in faccia, mi sento libera».
Oggi Laura, che è tornata a Padova e si allena allo stadio Colbachini dell’Arcella, ha un obiettivo chiaro: partecipare alle Paralimpiadi di Los Angeles 2028. Per farlo, ha bisogno di una carrozzina da corsa performante, su misura: il costo parte da almeno 15 mila euro. Per questo ha aperto una raccolta fondi su GoFundMe.
«Al momento uso una carrozzina usata e adattata alla bell’e meglio. Ma per competere ad alto livello serve ben altro. Serve precisione, tecnologia, e tante risorse anche per i viaggi e le gare internazionali».
Nel suo appello, Laura si rivolge non solo a chi vuole sostenerla, ma anche ad aziende disposte a sponsorizzarla: «Sono pronta a portare il nome di queste realtà anche all’estero. Insieme possiamo rendere la corsa in carrozzina di nuovo un grande sport in Italia e avvicinare nuovi ragazzi a una disciplina stimolante. Perché lo sport è vita».
E infine, lancia un invito a tutti: «Coraggio! Mettiamoci ai blocchi di partenza e corriamo insieme verso il sogno di Los Angeles 2028. Ai vostri posti… pronti… via»
La raccolta fondi per sostenere il sogno di Laura Morato è disponibile sul sito di GoFundMe, cercando “Corriamo insieme verso i Giochi Paralimpici LA28!”.
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