Reti e barriere anti-invasione, scatta il conto alla rovescia per adeguare l’Euganeo alla B

Mercoledì la commissione di vigilanza della Prefettura ha assegnato otto giorni di tempo per le sistemazioni. Ottimisti Comune e società biancoscudata, c’è la richiesta di aumentare la capienza in tribuna Est

Stefano Volpe
La Questura chiede di adeguare l’accesso alla curva nord
La Questura chiede di adeguare l’accesso alla curva nord

Si apre uno spiraglio per la capienza dell’Euganeo. Ma è tutto rinviato al 23 maggio, ovvero fra otto giorni, la scadenza per ottenere l’agibilità dell’impianto per il prossimo campionato di Serie B disputato dal Calcio Padova.

Un lasso di tempo nel quale le parti in causa dovranno assicurare che saranno eseguiti i lavori richiesti da prefetto e questore, altrimenti l’impianto di viale Rocco potrebbe essere dichiarato non idoneo per la nuova stagione calcistica. Quali lavori servono? «La sostituzione delle reti di recinzione, attualmente non a norma, e l’innalzamento di una paratia antinvasione».

È questo l’esito della riunione della Commissione provinciale di vigilanza andata in scena mercoledì pomeriggio per l’emissione del parere sull’agibilità dello stadio Euganeo, chiesta del Comune e necessaria alla presentazione dell’iscrizione del Calcio Padova al campionato di Serie B 2025/26.

Come si temeva, la possibilità che la squadra biancoscudata giochi il prossimo torneo cadetto (in parte o totalmente) lontano da Padova è ancora concreta e i motivi risalgono ai tristemente noti disordini scoppiati il 19 marzo del 2024 in occasione della finale d’andata di Coppa Italia di Serie C, quando i tifosi del Catania aprirono i cancelli della curva ospiti e durante l’intervallo assaltarono la tribuna locale, lanciando fumogeni e petardi.

Dopo quegli episodi la Questura ha chiesto che venissero eseguiti una serie di lavori per aumentare la sicurezza della curva nord, in particolare la sostituzione delle reti di recinzione esterne, giudicate non a norma, e l’innalzamento di una paratia antinvasione tra gli spalti e il campo.

Fino a mercoledì il Comune, proprietario dell’impianto, e il Calcio Padova, che ne usufruisce per disputare le partite, non hanno trovato l’accordo su chi dovesse eseguire questi lavori, temporeggiando nella speranza che la posizione del Questore si ammorbidisse.

Ma così non è stato e una prova la si era avuta già in occasione dell’ultima partita casalinga di campionato contro l’Union Clodiense, quando la commissione di vigilanza negò la richiesta di aumento della capienza, proprio a causa della mancata realizzazione delle opere richieste.

«La commissione – si legge nella nota inviata dalla Prefettura – preso atto della mancata realizzazione di una parte degli interventi già richiesti a maggio dello scorso anno, nell’ottica di una massima disponibilità e collaborazione, ha prescritto di realizzare alcuni interventi minimali entro il prossimo 23 maggio: in tale data si effettuerà infatti un sopralluogo della commissione allo stadio Euganeo».

Ora c’è poco più di una settimana di tempo per trovare l’accordo, decidere chi eseguirà e pagherà questi lavori. Comune e società fanno filtrare ottimismo su questo fronte, fiduciosi che venerdì 23 maggio possa arrivare finalmente il via libera, permettendo al Padova di inviare alla Federazione la documentazione richieste entro fine mese, quando la società sarà chiamata a depositare i criteri infrastrutturali.

Nella prossima riunione dovrebbe essere presa una decisione anche sui restanti lavori da eseguire per mettere a norma lo stadio. Il Comune ha fatto richiesta di aumentare la capienza della tribuna est, spostando le barriere divisorie con la vecchia tribuna Fattori, attualmente inagibile. Dalla settimana prossima cominceranno anche gli interventi per coprire la pista di atletica, potenziare l’impianto di illuminazione e sistemare i bagni.

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