Dodici scambi per i tram, lunedì 18 agosto al via la realizzazione
In stazione, anello verso la chiusura: mancano una trentina di metri. A compimento anche l’intersezione tra corso Garibaldi e riviera Ponti Romani. In settembre arrivano oltre venti bus elettrici per sostituire quelli obsoleti

A partire da lunedì i cantieri per realizzare le due nuove linee tramviarie 3 (Stazione-Ospedali-Voltabarozzo) e 2 (Vigonza-Rubano) entrano in una fase cruciale.
Mentre si avviano alla conclusione i lavori sull’anello tutt’intorno al piazzale della stazione – mancano solo gli ultimi trenta metri che si trovano davanti all’albergo Grand’Italia – a partire da lunedì gli operai e i tecnici di una ditta collegata alla Icm di Vicenza, provvederanno a realizzare i 12 scambi, totalmente automatizzati, che serviranno a smistare i tram dei Sir 1, 3 e 2. Questi dovrebbero durare una settimana: un lavoro considerato fondamentale per il prosieguo dei lavori e per il futuro funzionamento del sistema tramviario che trasformerà la viabilità e la mobilità sia sull’asse est-ovest che sull’asse nord-est della città.
In via di ultimazione anche i lavori in corso all’intersezione tra corso Garibaldi e riviera Ponti Romani. Tant’è che è stata già programmata la nuova rotaia che sarà installata tra le Poste e l’ex Cassa di Risparmio di notte alla fine del weekend della prossima settimana. Visto che si va ad intaccare il manufatto connesso al Sir 1, prima della posa della rotaia sarà necessario ottenere anche l’autorizzazione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
A causa del protrarsi dei lavori il tram non potrà tornare sul percorso del Sir il primo settembre: il bus sostitutivo dovrebbe continuare a correre fino al 9 settembre per cedere il passo al Sir con l’inizio del nuovo anno scolastico.
Nello stesso giorno dovrebbe riaprire anche piazzale stazione snodo cruciale da cui passano quotidianamente circa 20.000 studenti diretti negli istituti superiori di città e cintura.
Sempre l’assessore alla mobilità, ieri mattina, ha ufficializzato che «entro la fine di settembre dovrebbero arrivare nel deposito di via Rismondo tra i quindici e i venti bus elettrici» ha detto Andrea Ragona «questi mezzi elettrici andranno a sostituire, mano a mano, i bus che hanno effettuato ormai troppi chilometri e, quindi, è giusto che siano sostituiti anche e specialmente per ottenere un ambiente più pulito e più sano sia in città che nei paesi della cintura».
Quanto al cronoprogramma dei lavori nei vari cantieri aperti, «non ci possiamo lamentare» conferma Ragona «anche grazie all’impegno costante dei tecnici e degli operai che stanno continuando a lavorare al sabato e, talvolta, alla domenica e nei giorni festivi, spesso sotto un sole cocente che supera i 35 gradi».
Sui cantieri intervengono anche i sindacati: «Siamo pienamente soddisfatti dell’imminente arrivo di oltre una ventina di bus elettrici» ha detto Fabio Bigon, autista del tram e sindacalista dell’Ugl «sono utilissimi per mandare in pensione i bus più malandati andando a migliorare la qualità dell’aria oltre alla centralità del trasporto pubblico locale che, con la fine dei lavori dei Sir 3 e 2 diventerà fulcro nella mobilità della città e della cintura. Una sola osservazione costruttiva: in officina c’è una grave carenza di lavoratori. Sono essenziali per effettuare una manutenzione continua quanto indispensabile. Il tram che non può essere rimesso su strada il primo settembre? È una notizia che ci aspettavamo».
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