«L’azienda cresce senza assumere»

CAMPOSAMPIERO. «Vogliamo crescere, abbiamo tecnologie, spazi, capacità produttiva e nuovi mercati, ma con i contratti di lavoro attuali non assumiamo». È un’altra faccia della crisi, la constatazione di Giuseppe Simeonato, 76 anni, presidente e fondatore della Simeonato Serramenti spa di via Visentin, che produce serramenti in legno-alluminio. «Sono partito da zero nel 1962 qui da Camposampiero e qui ho fatto crescere la mia azienda fino ad arrivare nei tempi d’oro anche a un’ottantina di dipendenti. Oggi ne abbiamo 60 a tempo indeterminato e siamo pronti a entrare in nuovi mercati esteri», spiega Simeonato che oggi, insieme ai figli Diego e Fabio, 49 e 46 anni, guida l’azienda estesa su 10.000 metri quadri di stabilimento e fattura 8 milioni di euro l’anno. L’ostacolo è l’assunzione di nuovo personale.
«Per creare posti di lavoro servono contratti flessibili da 1, 2 o fino a 5 anni, a parità di condizioni tra datore di lavoro e lavoratore. Dobbiamo tornare agli anni ’50, quando ero anch’io dipendente, con contratti che prevedevano la possibilità di terminare il rapporto anche in 8 giorni; e non ho mai perso il posto». Simeonato, che sottolinea di non aver mai licenziato nessuno in 50 anni, con un migliaio di persone transitate in azienda aggiunge: «Non posso assumere una persona per sempre, senza poter conoscere l’evoluzione futura del mercato». Invece, è convinto l’imprenditore, un patto col lavoratore che si impegna a restare in azienda per un numero di anni con la possibilità di terminare il rapporto dopo gli stessi anni o di rinnovarlo tacitamente, motiverebbe il lavoratore, gli offrirebbe maggiori possibilità di trovare un posto alternativo e farebbe ripartire le assunzioni (e quindi tutta l’economia), tutelando anche l’impresa. «Le imprese hanno ancora voglia e possibilità di offrire lavoro anche nel Camposampierese», assicura Simeonato, «ma non alle condizioni di oggi».
Francesco Zuanon
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