Le imprese Best del Piovese La classe media che guarda avanti

La manifestazione Best Performer ieri al Teatro Filarmonico

con le cento aziende del territorio selezionate per ricavi e redditività

PIANA - FOTOPIRAN - PIOVE DI SACCO - IMPRESE BEST PERFORMER 2024 badon e crosta
PIANA - FOTOPIRAN - PIOVE DI SACCO - IMPRESE BEST PERFORMER 2024 badon e crosta

Una delle ragioni per cui è nata l’iniziativa che abbiamo Best Performer è porre l’attenzione sui territori che, al di fuori delle città maggiori, sono capaci di rivelare realtà imprenditoriali vivaci, innovative e in grado di difendersi sui mercati nazionali e non solo. Da quando il tour è partito, all’inizio della scorsa primavera, pochi territori hanno però messo in evidenza un tessuto imprenditoriale variegato come quello del Piovese: in un’area di appena undici Comuni che da Nord a Sud misura una ventina di chilometri, e da Est a Ovest ancora meno, è concentrata la bellezza di 1.179 società di capitali, capaci di generare tutte insieme 4,5 miliardi di fatturato.

In questa costellazione ci sono poche aziende di grandi dimensioni e molte medio-piccole. Tra quelle che hanno superato i criteri di redditività e di patrimonializzazione stabiliti per entrare nella graduatoria Best Performer, ce ne sono infatti soltanto due che contano il fatturato in centinaia di milioni di euro, la Carel di Brugine, colosso delle soluzioni di controllo per il condizionamento e la refrigerazione, e la Vertiv di Piove di Sacco, multinazionale che produce hardware e software per i data center, più una terza che veleggia a poca distanza dalla soglia dei 100 milioni, il Sacchettificio Nazionale G. Corazza di Ponte San Nicolò.

Tutte insieme, però, le prime cento per valore dei ricavi hanno superato nel 2022 – l’anno considerato per la graduatoria, perché alcune non hanno ancora depositato il bilancio 2023 – la soglia dei 2,1 miliardi. Un valore elevato, che indica come, sotto il podio, ci sia una nutrita schiera di imprese di taglia media, che nessuno può permettersi di trascurare.

L’evento Best Perfomer di ieri, che grazie al patrocinio del Comune di Piove di Sacco si è tenuto al Teatro Filarmonico, organizzato dal Gruppo Nord Est Multimedia - che pubblica il Mattino di Padova - e da ItalyPost, in partnership con la Camera di Commercio di Padova e la società Manager a Tempo, ha portato sul palco alcuni degli imprenditori e delle imprenditrici che nel territorio contribuiscono a creare occasioni di lavoro e di sviluppo. Uno sviluppo che, nel 2023, l’anno successivo a quello su cui è basata la graduatoria – disponibile sul sito del Mattino – non si era ancora fermato, anche se purtroppo aveva iniziato a mostrare diversi chiaroscuri.

Tra il 2021 e il 2022 il fatturato aggregato delle cento Best era passato da 1,5 a 2,1 miliardi, nel 2023 – stando ai dati finora disponibili – aveva raggiunto i 2,3 miliardi, con una redditività ulteriormente migliorata, come mostra il margine operativo lordo aggregato, salito dai 333 milioni del 2022 ai 425 del 203. Dati ottimi, certamente, che riflettono però soprattutto le performance di alcuni dei gruppi maggiori, mentre una quota rilevante di quelli di dimensioni inferiori aveva iniziato a rallentare.

Naturalmente anche il Piovese soffre, perché il contesto internazionale è segnato da così tante e gravi incertezze che gravano sul sistema manifatturiero, ed è difficile dire oggi quante delle migliori imprese del territorio sapranno replicare anche in questo 2024 i risultati del biennio precedente.

Per superare un momento così incerto potranno essere d’aiuto la varietà delle imprese del territorio, che può contare sia su aziende familiari che su gruppi multinazionali, sia la diversificazione produttiva. Saranno però ancora più determinanti la capacità di reagire in fretta di fronte alle difficoltà e la volontà di sperimentare nuove strade. «Un punto di forza di questo territorio è la sua capacità di adattarsi ai cambiamenti, mostrandosi capace di innovare», ha detto il segretario generale della Camera di Commercio di Padova, Roberto Crosta.

Anche qui, l’evento di ieri al Teatro Filarmonico ha fornito numerosi spunti, sia tra i gruppi di taglia maggiore, sia tra i più piccolini. Due esempi, tra i tanti. Nicola Pignatelli, direttore generale della SCM Frigo di Sant’Angelo, ha raccontato che l’azienda ha investito da tempo nei fluidi naturali per le sue macchine refrigeranti per la conservazione alimentare e la farmaceutica, e che ora, grazie alla proprietà svedese, ha realizzato un nuovo stabilimento e si pone tra i leader a livello mondiale in un settore ad alta crescita. Sebastiano Galiazzo, della Zerocento di Ponte San Nicolò, ha invece raccontato come l’azienda ha elaborato una procedura per realizzare basalto sintetico, utilizzato per rendere molto più duraturo e resistente il manto delle strade e delle piste degli aeroporti.

Realtà molto diverse fra loro, per proprietà e dimensioni, ma che dimostrano come con l’innovazione il Piovese possa farsi largo nel mondo. «Ascoltare le vostre storie ci dà grande fiducia», ha osservato Lucia Pizzo, sindaca di Piove di Sacco. —

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova