Le lacrime di don Pietro sul feretro

Casalserugo commossa ha detto addio ad Alessandra Baldon, 44 anni
DIETRO AL FERETRO Antonio Dugo marito di Alessandra Baldon (nella foto in basso) abbracciato alle figlie
DIETRO AL FERETRO Antonio Dugo marito di Alessandra Baldon (nella foto in basso) abbracciato alle figlie
 
CASALSERUGO.
«Ho un solo rimpianto: non aver ripetuto ogni giorno a mia moglie "Ti voglio bene". Mi rivolgo a tutti i mariti, può sembrare scontato ma non lo è: dite sempre alla vostra sposa quanto la amate».
 Dall'altare, salutando per l'ultima volta la moglie Alessandra, Antonio Dugo trova la forza per pronunciare con voce chiara e ferma questo appello. Parole che rimbalzano fra centinaia di persone in lacrime, stipate in una chiesa improvvisamente troppo piccola per contenere tutto il dolore per la perdita di una donna amata e stimata. Antonio abbraccia una figlia e continua: «Alessandra è stata un punto di riferimento, aveva due esempi: la sua mamma e la Madre celeste di tutti noi. Era una persona speciale». Poi lascia la parola alla figlia minore, che legge tutto d'un fiato un messaggio d'addio carico di tenerezza: «Mamma è la prima parola che impariamo a pronunciare da piccoli, tu ci accompagnerai dall'alto per sempre». Una comunità intera piange Alessandra Baldon, morta a 44 anni senza un perché un pomeriggio di festa, lungo una strada percorsa centinaia di volte. Ieri mattina in chiesa e sul sagrato tante, tantissime mamme, amiche e coetanee, tanti ragazzi e bambini, gli alunni del catechismo e i compagni di scuola dei tre figli, i colleghi di lavoro del marito, autista di autobus, con il gonfalone dell'Aps listato a lutto. Chi ha conosciuto Alessandra e la sua famiglia non ha voluto mancare e non ha potuto fare a meno di commuoversi. Scoppia in lacrime anche il parroco don Pietro Cervaro durante l'omelia, ricordando l'impegno in parrocchia come catechista, componente del coro e di un gruppo di preghiera, ma anche come volontaria durante l'alluvione. «Sento ancora la sua voce squillante - racconta il sacerdote - Se n'è andata proprio quando stava godendo i momenti più belli, la maggiore età del figlio Massimo, la cresima e la prima comunione delle ragazze. La sua vita è stata come quella di un fiore, caduto dopo aver dato tanti frutti. Il ricordo delle sue virtù allevierà il nostro dolore». «Veglia su tutte le mamme», chiedono le catechiste. Lascia un ultimo saluto anche il fratello, ricordando la scomparsa del padre due anni fa: «Cosa faremo adesso senza di te?». Dopo la benedizione una lunga processione fino al cimitero, l'ultimo cammino dopo tanti momenti trascorsi insieme.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova