Le navette sono un successo ma Albignasego sogna il tram

Risolto il problema degli studenti per raggiungere gli istituti del capoluogo L’assessore Falasco: «Non abbiamo mai abbandonato l’idea di una tratta Sir»
POLETTO-FOTOPIRAN-ALBIGNASEGO-BUS STUDENTI
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. Rivoluzione nel trasporto pubblico di Albignasego? Un’ipotesi che non si può escludere, perché la prima a non scartarla è la stessa amministrazione comunale. Piedi di piombo e attente valutazioni certo, ma l’assessore Maurizio Falasco raccoglie quella che più di un cittadino reputerebbe una svolta: l’idea di un prolungamento del tram o di una nuova flotta di autobus elettrici. Manovre che richiederebbero investimenti importanti e che non possono prescindere da ancor più importanti valutazioni preventive. Il sistema degli autobus pubblici che in paese vanta quattro linee (3, 24, 88 e 88 barrato) sembra riscuotere il favore dell’utenza, studenti compresi. A loro è dedicato il servizio navetta (interamente finanziato dal Comune) per raggiungere gli istituti superiori del capoluogo. Alle 7 da San Giacomo e Sant’Agostino partono i mezzi che li portano al Cornaro-Gramsci e al polo di Brusegana. L’orario è mattiniero, ma i ragazzi sono soddisfatti: «Alzarsi all’alba è pesante, ma la campanella suona alle 8 e la strada è lunga» spiega Federico, sedicenne del Cornaro «Il sabato però partiamo venti minuti dopo, almeno una consolazione». Sulla navetta da San Giacomo qualche disagio legato alle tante presenze c’è, anche a causa di qualche passeggero che pur non essendo studente approfitta del servizio. Per questo il Comune ha adottato una nuova tessera che gli autisti possono immediatamente identificare: «Ne abbiamo distribuite 88 e considerando che la navetta è omologata per 99 passeggeri non dovrebbero esserci problemi di spazio» spiega Falasco «Certo nella calca è impossibile controllarle tutte e forse qualche approfittatore c’è ancora, ma la situazione è migliorata».

Raggiungere Padova e i vari quartieri di Albignasego sembra piuttosto comodo anche per gli altri utenti, in particolare quelli che utilizzano le linee 88 che da Carpanedo portano al capolinea Sud del tram. «Prima usavo l’auto per andare a prendere il tram, ma la benzina costa e sono passata al bus che offre linee frequenti» racconta Alice che lavora in città. «Io mi sono trasferito quest’estate dalla Germania dove i mezzi pubblici sono una garanzia: temevo una situazione catastrofica, invece il servizio è puntuale» le fa eco Filip «Certo il tram e la metropolitana di superficie sarebbero tutta un’altra cosa».

Già, il tram. Un’idea importante e onerosa, che non lascia però indifferente l’assessore Falasco: «È un progetto che non abbiamo mai scartato, ma che richiede una progettazione accuratissima visti i costi elevati. Poi bisogna tenere conto delle rotatorie e della realizzazione di corsie preferenziali. Senza alternative per la viabilità ordinaria l’idea è inaffrontabile, come dimostrò il progetto del 2008 che per 4, 5 chilometri di linea richiedeva una spesa di 50 milioni». Con queste premesse c’è però un’alternativa che potrebbe rivelarsi vincente: i bus elettrici. «Sono meno costosi, richiederebbero modifiche meno drastiche e con dieci mezzi potremmo garantire una corsa ogni sei/sette minuti fino al capolinea del tram. Anche in questo caso però l’investimento potrebbe avvenire solo a patto di programmare delle corsie preferenziali, altrimenti sarebbe inutile avere mezzi efficienti che poi debbano adattarsi al traffico dei veicoli privati». Con corse garantite sette giorni su sette (solo il 24 non circola la domenica) e la possibilità di usare le linee extraurbane con l’abbonamento suburbano fuori dalle ore di punta, il trasporto pubblico di Albignasego sembra intenzionato guardare al futuro. E qualche novità per il futuro non è esclusa. —

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