Le piscine termali riaprono al pubblico, arriva il via libera di Zaia

ABANO TERME. La buona notizia per gli albergatori termali è arrivata ieri da Marghera e a darla è stato il governatore Luca Zaia. Le piscine termali possono riaprire e la notizia è di quelle che durante la conferenza stampa dell’ora di pranzo ha fatto fare un balzo di gioia sulla sedia a tutti gli albergatori di Abano e Montegrotto, soprattutto quelli che avevano programmato la riapertura delle strutture di questi giorni. «Le piscine degli hotel sono utilizzabili», ha detto ieri senza mezzi termini Luca Zaia. «Si possono usare le piscine pubbliche e private. Se un hotel ha la piscina è chiaro che può usarla, ovviamente rispettando le regole del distanziamento sociale e dell’igienizzazione».
Una boccata d’ossigeno per gli albergatori, che da domenica si erano trovati a fronteggiare un’incertezza legata al fatto che la chiusura imposta dal Dpcm dei centri termali includesse anche le piscine esterne e interne delle loro strutture. «Il problema delle terme sono le saune e il bagno turco», ha sempre sottolineato ieri Zaia. Può quindi tirare un sospiro di sollievo per esempio Giampaolo Santoianni, titolare dell’Hotel Mioni Royal San di Montegrotto, che per venerdì ha fissato la riapertura del proprio albergo. «A questo punto apro l’hotel con le piscine», annuncia Santoianni, «e al momento tengo chiusi Spa e centro estetico e benessere, come purtroppo ancora previsto dal Dpcm. Ma intanto i nostri clienti potranno venire a rilassarsi nelle nostre piscine facendo un bagno, rispettando sempre le distanze di sicurezza».
È felice anche il sindaco di Abano Federico Barbierato. «Questa è una buona notizia, che segna una ripartenza del settore e della nostra economia», dice. «Le nostre istanze sono state quindi accolte». Per le località termali resta il nodo delle saune e ai bagni turchi. Su questo stanno cercando un’intesa Governo-Regione-albergatori. «Abbiamo fatto un incontro l’altro giorno», spiega Vanessa Camani, delegata a Turismo e Made in Italy nella segreteria nazionale del Pd. «Ci sono tutte le condizioni affinché si arrivi alle autorizzazioni e stiamo lavorando per risolvere il problema. L’impedimento è tecnico, anche perché le terme di Abano e Montegrotto sono affiliate al Sistema Sanitario Nazionale. La situazione si sbloccherà crediamo nei prossimi giorni».
In campo è sceso ieri anche Filippo Ascierto, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, che annuncia un’interpellanza parlamentare sul tema. «Tramite i nostri parlamentari Ciro Maschio e Luca De Carlo presenteremo un’interrogazione affinché le nostre terme possano tornare a lavorare a pieno regime», dice. «Ci siamo mossi anche in Regione con Zaia e l’assessore Elena Donazzan». Ieri il presidente di Federalberghi Terme Abano Montegrotto, Emanuele Boaretto, ha scritto a Zaia. «Riteniamo incomprensibile, sia dal punto di vista politico che da quello tecnico-scientifico, che l’attività degli stabilimenti termali, a esclusione delle prestazioni rientranti nei Lea, sia ancora proibita», scrive Boaretto. «Tale contingenza è ancora più inaccettabile se raffrontata all’apertura di attività generiche che non hanno il medesimo presidio sanitario e che non possono offrire la medesima garanzia per la salute, quanto quella dei centri termali autorizzati e accreditati con il Ssn. In tal senso ricordiamo anche che l’Istituto Superiore di Sanità ha evidenziato che non vi siano evidenze scientifiche della trasmissibilità del virus in ambiente termale».
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