Le proteste studentesche in città: Duca degli Abruzzi e Fusinato occupati

PADOVA. Arrabbiati per i tagli alla scuola e per l'incertezza sul loro futuro professionale. Preoccupati per le condizioni del loro storico istituto, segnato da crepe e infiltrazioni, con la Provincia costretta a ridurre le risorse per manutenzioni e nuovi lavori a causa dei traferimenti statali sempre più scarsi. Dopo il Ruzza e il Calvi, occupazioni anche negli studenti superiori Duca degli Abruzzi e Fusinato.
Duca degli Abruzzi. L'istituto tecnico agrario di Brusegana è in stato di occupazione, avviata con modalità morbide dopo un confronto con la dirigente scolastica Patrizia Valentini e un'assemblea d'istituto in cui è stato stabilito di non ostacolare chi vuole seguire le lezioni. Spiega la preside: «La proposta è stata lanciata in modo democratico, senza forzature nei confronti di chi non era d'accordo. Abbiamo notato che i ragazzi si sono informati e preparati bene e puntano il dito su questioni da cui dipende la qualità dell'insegnamento e il loro futuro professionale. Hanno dimostrato maturità».
L’autogestione. Gli studenti hanno avviato una autogestione con gruppi di studio e approfondimento, organizzando un servizio d'ordine interno per evitare disordini e intrusioni. Durante la notte una ventina di loro si è fermata a dormire a scuola. «Fa piacere che oggi la partecipazione sia raddoppiata rispetto al primo giorno di occupazione», spiega Andrea Porcellato, rappresentante d'istituto. «Occupiamo perché la situazione della scuola peggiora. Qui ci sono crepe sul muro e infiltrazioni nel soffitto», ribadisce Marco Grifalconi. «Inoltre continuano a tagliare ore di laboratori pratici, essenziali per la nostra formazione», sottolinea Giuseppe Barbetta, «a questo si uniscono le difficoltà di molte aziende agricole e non è un caso che proprio da un gruppo di agricoltori sia partita la protesta dei Forconi». «Intendiamo andare avanti anche nei prossimi giorni», conclude Edoardo Sacchetto, «e stiamo contattando anche gli altri istituti padovani per organizzare una manifestazione».
Ex Fusinato. Hanno agito in silenzio, senza troppa pubblicità. Per due giorni consecutivi, ossia per tutta la giornata di giovedì e di venerdì, gli studenti della succursale ex-Fusinato, che fa parte del Liceo Polivalente Concetto Marchesi, guidato dalla preside Antonella Visentin, hanno occupato quasi tutte le aule della loro scuola, in zona Palestro. Tra i ragazzi e le ragazze che hanno promosso l’occupazione anche alcuni studenti, che si riconoscono nella politica del Collettivo Studenti Medi. «Al di là delle sigle, ideologiche e culturali, noi allievi del Fusinato siamo convinti di aver fatto le cose per bene», spiega Bianca, una delle coordinatrici della protesta, «abbiamo interrotto le lezioni curricolari ed abbiamo organizzato e messo in atto tutta una serie di seminari e di corsi. Ad esempio abbiamo parlato a lungo del ruolo che Nelson Mandela ha avuto nella storia. Abbiamo anche organizzato un cineforum di qualità». Tutti gli occupanti che oggi dovrebbero riprendere le lezioni, hanno sottolineato che non hanno niente a che fare con il movimento dei forconi.
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