L’escalation del dentista prestato alla new economy

PADOVA. Se l’è tenuto per poco tempo il camice bianco Alberto Vazzoler, 59 anni, principale protagonista dell’inchiesta delle fiamme gialle. Originario di Musile di Piave, un passato da dentista, pallino per la new economy. Deve la sua fortuna a NetFraternity, la società da lui fondata nel 1999, con sede a Dublino, che si occupava della vendita dei banner pubblicitari sui siti internet. Una specie di pioniere, se si considera l’epoca.
Offriva un’ora gratuita di navigazione al giorno in internet in cambio di una finestra fissa sul video con spot pubblicitari della durata di 15 o 30 secondi, trasmessi con un video-banner.
Già allora, forte di 800 mila utenti in Italia e di circa otto milioni nel mondo, la società aveva raggiunto contratti pubblicitari per oltre un miliardo di vecchie lire. Qualche mese dopo è entrato in Temext.it, che faceva capo quasi totalmente alla Netmeter, società a sua volta controllata dalla fiduciaria bolognese Sofir. Il contesto è quello del mercato telematico non regolamentato nel quale aveva fatto fare il debutto, seppur non ufficiale, alla sua Netfraternity.
Tra i titoli in Nemext c’erano quelli di Banca Popolare di Ravenna Spa, Banca Popolare di Vicenza scarl, Banca Popolare Friuladria Spa, Sai Spa e Unibanca Spa.
Due anni dopo, il suo nome e Netfraternity sono saliti alla ribalta quando ha conteso a Cairo Communication e Bernabè il tentativo di entrare nel capitale sociale di Freedomland: «Sono disposto ad acquistare cash una quota fino al 29, 9% attraverso una finanziaria partner, oppure fondere le due società attraverso un concambio azionario» disse.
Nel 2011 è stato rinviato a giudizio in un processo per evasione fiscale (da 90 milioni), accusa dalla quale però è stato assolto nell’ottobre dello scorso anno. (e.fer.)
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