L’estate del 2020 senza i festival «Organizzeremo eventi nei parchi»

Rassegne e concerti annullati, stagione senza divertimenti Colasio e Bressa: «Aspettiamo indicazioni dal governo»
BASCHIERI - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - FESTIVAL SHOW
BASCHIERI - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - FESTIVAL SHOW

PADOVA. Un’estate senza concerti, senza Sherwood, senza Navigli, senza festival. Praticamente quasi senza estate. Quella del 2020 si appresta a essere la più brutta “bella stagione” di sempre. E in tanti cercano di correre ai ripari: «Potrebbero salvarci i parchi, dove musica e spettacoli potranno svolgersi a distanza di sicurezza. Pensiamo al 21 giugno con la grande festa della musica, un momento di rinascita», anticipa con un pizzico d’ottimismo l’assessore alla cultura Andrea Colasio. Ma in città si pensa anche a “drive-in” ed eventi all’aperto per garantire un minimo di divertimento estivo ai padovani. Il “sogno proibito” poi si chiama discoteca: si potrà ballare solo se il virus allenterà la sua morsa grazie al caldo.

Tutti gli eventi annullati

L’ultimo in ordine di tempo è stato appunto lo Sherwood Festival nel park nord dell’Euganeo. Da vent’anni non era giugno senza quello spazio che restava antagonista pur essendo frequentato da ogni genere di padovano. Ma anche i Navigli, nati per “delocalizzare” il rito dello spritz dalle piazze del centro, venivano presi d’assalto non solo dai giovani: oggi restano delle meste casette vuote sul lungo Piovego al Portello. Annullati tutti gli appuntamenti con la lirica estiva e, per adesso, appare difficile anche l’apertura dei cinema all’aperto come all’Arena romana o ai Giardini della rotonda. Quasi tutto cancellato nei quartieri: da “Arcella Bella” al “Parco della Musica”. E anche gli eventi studenteschi come “Across the university” e “Summer student festival” non si sono svolti. Né ci sarà nell’aria l’odore della carne alla griglia delle tante sagre parrocchiali che animavano ogni rione.

Nessun annullamento ufficiale ma appare impossibile pensare che si potranno aprire i cancelli dei concerti all’Euganeo di Tiziano Ferro (14 giugno) e Cesare Cremonini (30 giugno). Già cancellato, invece, il Festival Show (organizzato da Radio Bella & Monella) che ogni anno riempiva il Prato della Valle.

La speranza nei parchi

Che estate sarà quindi? «Proveremo a utilizzare i parchi come spazi all’aperto per organizzare eventi e spettacoli», risponde l’assessore alla cultura Andrea Colasio, che ieri pomeriggio su invito della presidente Daniela Ruffini ha fatto il punto della situazione davanti alla commissione cultura. Potrebbero esserci dunque piccoli eventi con capienze limitate, magari ripetuti con maggiore frequenza, negli spazi verdi o in grandi aree all’aperto nei quartieri: «Ci stiamo lavorando con le colleghe Gallani e Benciolini – spiega ancora Colasio – Vorremmo provare a scontare la tassa di occupazione suolo pubblico per chiunque organizzi qualcosa. E invitare le associazioni a mettersi insieme per organizzare iniziative ed eventi». Una prima iniziativa è già nei progetti della giunta: «Il 21 giugno è la giornata europea della musica – racconta – Vorremmo coinvolgere le scuole di musica e tutte le altre realtà padovane perché possano suonare nei parchi e rioccupare simbolicamente gli spazi pubblici».



Di fronte alla sollecitazione di portare la cultura nei quartieri Colasio ha ricordato l’esperienza di “Girovag’arte” lo scorso anno. Con la speranza di poter fare il bis: «Tecnicamente il bando è ancora attivo – è la conclusione – Aspettiamo di capire quali saranno le norme e valuteremo quali location sono compatibili con il distanziamento».

Le indicazioni da Roma

Il problema è che il governo non ha ancora sciolto la riserva sulla possibilità di organizzare eventi pubblici in estate. «Ogni singola attività che riapre in questo periodo lo fa sulla base di precisi protocolli stabiliti a livello nazionale – chiarisce l’assessore ai grandi eventi Antonio Bressa – Dunque dobbiamo attendere indicazioni dal governo. Per noi quello degli eventi estivi è un settore importante, abbiamo sempre avuto una grande capacità sia attrattiva che di offerta per il tempo libero dei padovani. Cancellare tutto sarebbe una perdita di opportunità economiche ed anche di socialità». Bressa mercoledì scorso ha posto la questione al ministro per gli affari regionali Francesco Boccia: «In ballo ci sono anche posti di lavoro e un indotto economico importante. Il governo ne è pienamente cosciente ma le aggregazioni sono considerate ancora a rischio».

Le idee alternative

Non mancano però idee e progetti che proveranno a garantire un minimo di divertimento alla stagione estiva. Dal “Castello Festival” che potrebbe svolgersi attorno a una serie di tavolini disposti nella piazza d’armi del Castello Carrarese, in modo da assicurare le distanze. Fino a ipotesi di “drive-in” per il cinema all’aperto e gli spettacoli che si stanno studiando in spazi ampi come il Gran Teatro Geox di corso Australia o la Fiera di via Tommaseo. Nulla di confermato finora. Ma forse qualcosa quest’estate si salverà. E di certo sarà indimenticabile.

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