L’ex caserma Prandina diventa un park

Comune e Vigili del fuoco pronti all’intesa: si progetta la «porta» di Padova Ovest e si riqualifica corso Milano

PADOVA. Ripensare la caserma Prandina. È l'impegno che i Vigili del fuoco hanno preso insieme all'Amministrazione comunale e potrebbe portare già entro l'autunno a definire un accordo per l'unico punto fermo: un parcheggio per la porta ovest di Padova.

Ad annunciare la novità è l'assessore Marta Dalla Vecchia, alle prime esperienze con la nuova delega all'Urbanistica. «È un campo affascinante, permette di ripensare alla città nel suo complesso» spiega. E ha deciso di partire proprio da uno dei punti che stanno più a cuore ai padovani. Anche a Flavio Zanonato e Ivo Rossi, che fino a pochi mesi fa aveva grandi progetti per la Prandina, oggi in parte concessa ai Vigili del fuoco. «Martedì ho incontrato l'ingegnere Dante Pellicano, direttore delle risorse logistiche e strumentali dei Vigili del fuoco» spiega Dalla Vecchia, «E c'è stata una grande disponibilità a riprogettare insieme il futuro della zona».

L'ex caserma Prandina si allarga in un'area di 35 mila metri quadrati nel quadrilatero tra via Orsini, Corso Milano e Riviera San Benedetto. Proprio a questo santo sono dedicati i chiostri dell'omonimo monastero femminile che oggi ospitano la caserma dismessa. Dell'antico complesso è ancora visitabile la chiesa di San Benedetto Vecchio, fondata nel 1195 da Giordano Forzatè che ospita le spoglie del Beato. Pochi lo sanno: è una delle chiese più antiche della città, seconda solo a Santa Sofia.

Gli ambienti del convento passano sotto il Demanio Militare nel 1810 per decreto napoleonico: diventano una caserma d'artiglieria. Le bombe nel 1944 colpiscono anche la vicina chiesa, che perde opere d'arte di inestimabile valore. Oggi l'area, in parte edificata e in parte destinata a verde, ospita il Giardino Cavalleggeri. Dagli anni '80 si discute su come “recuperare” l’ex caserma. Ora l'interlocutore di palazzo Moroni sono i Vigili del fuoco, che lì potrebbero costruire la nuova sede. «È una delle ipotesi» continua Dalla Vecchia, «Oppure potrebbero spostare alcuni uffici. O ancora avere alcune entrare utili a pagare gli affitti delle sedi. A noi interessa restituire uno spazio alla città».

Potrebbe essere un parcheggio. L'ipotesi giace sul tavolo degli assessori all'Urbanistica da anni (nell'idea di Ivo Rossi in proporzioni maxi: 500 posti auto), ma ora sembra prendere concretezza. «A settembre ci sarà un nuovo incontro per parlare proprio di questo aspetto» continua l'assessore, «con l'obiettivo di riqualificare anche Corso Milano e farne una porta di accesso alla città». Nel solco tracciato da Rossi, si potrebbe anche ipotizzare di far proseguire il Diretto Fiera-Centro da piazza Garibaldi fino alla Prandina.

In attesa degli sviluppi per l'ex caserma, Dalla Vecchia sta lavorando al progetto di riqualificazione dell'ansa Borgomagno. In settembre ci sarà un nuovo incontro con i proprietari per mostrare le idee di recupero che si trasformeranno in una mostra vera e propria, allestita al San Gaetano.

Valentina Voi

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