Libro sui 50 anni dell’Atestino di Este, dove si è diplomato anche Alessandro Del Piero

L’istituto scolastico racchiude la sua storia in duecento pagine. Ci sono foto di classi, documenti e l’elenco di tutti gli studenti “maturi”. Tra loro il ragionier Pinturicchio

Carlo Bellotto
Il bidello Gino Peotta con il neo ragioniere Alessandro Del Piero all’Atestino, era il 1993
Il bidello Gino Peotta con il neo ragioniere Alessandro Del Piero all’Atestino, era il 1993

Per le migliaia di ragazzi che l’hanno frequentato è un tuffo vibrante nei ricordi della scuola superiore. Con tanto di nomi e cognomi degli iscritti di ogni classe quinta, ossia di tutti quelli che si sono diplomati qui, dall’anno scolastico 1975 al 2025. Una buona occasione per ricordare i nomi dei propri compagni.

È il libro, da quasi 200 pagine, che celebra i 50 anni dell’istituto superiore Atestino di Este, che sorge nell’ex collegio Vescovile, una struttura del 1.600 con uno splendido chiostro dall’impronta classico-palladiana.

Il libro che racconta la storia dell'Atestino
Il libro che racconta la storia dell'Atestino

Il volume racconta i principali accadimenti della scuola in mezzo secolo ed è disponibile in Gregoriana e alla Pro loco. Si parte dalla nascita dell’istituto per geometri e ragionieri, per ricordare poi il pregevole restauro del complesso, i problemi incontrati, quelli più clamorosi finiti sulle pagine dei giornali con foto, articoli, racconti di gite ed esperienze formative, per finire con i nuovi indirizzi che oggi la scuola propone, amministrazione finanza e marketing, relazioni internazionali per il marketing, geotecnico e costruzioni ambiente e territorio.

Tra i personaggi famosi che si sono diplomati qui (seppur da privatista) c’è il ragionier Alessandro Del Piero, correva l’anno 1993 e l’enfant prodige del Calcio Padova era stato acquistato dalla Juventus per 6 miliardi di lire.

Ma nel libro vengono citati altri sportivi diplomatisi qui: Giada Vezzù, Olympia della Giustina, Dario Saoncela, Giulia Baccaro, Sara Molon, Marco Meoni e Sofia Littamè.

Cinquant’anni che raccontano una comunità scolastica che ha saputo intrecciare memoria e futuro, radici e innovazione. Un racconto corale che custodisce la memoria e alimenta fiducia nel domani.

«Il progetto del libro nasce un anno fa, quando si è iniziato ad abbozzare il programma per celebrare i cinquant’anni» sottolinea il professor Marco Ongaro «Ne ho parlato con la professoressa Carmignato, entrambi siamo appassionati di ricerca e storia locale. Dopodiché abbiamo coinvolto anche gli altri due colleghi Federica Vettorato e Luca Gusella».

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