Limena dice no a Padova sul passaggio del Gra

LIMENA/VIGODARZERE. Occorre sistemare la viabilità in ingresso a Padova dalla "porta" est, ma non di certo con il Gra, secondo Limena, magari con un ponte nuovo all'altezza del vecchio ponte ferroviario, propone Vigodarzere. Ma tutto deve essere valutato in maniera sinergica e condivisa tra Comuni metropolitani e capoluogo, perché ogni giorno i circa 50 mila veicoli che attraversano Cadoneghe, Vigodarzere e Limena lo fanno per dirigersi appunto in città. «La soluzione non può essere il Grap che passi per Limena», dichiara il sindaco Giuseppe Costa. «Dopo anni di silenzio, in questi giorni si è tornati a parlare del Grande raccordo anulare padovano: abbiamo incontrato Luisa Serato, presidente del Grap, e anche un professionista. Non ne è seguito un documento scritto di alcun tipo: quello che noi ribadiamo con fermezza è però che il Gra a Limena non deve passare».
Stralciato dalla Valutazione ministeriale di impatto ambientale, perché attraversava l'area naturalistica del Tavello di importanza comunitaria, il Gra è scomparso anche dal piano regolatore limenese. «Per fluidificare il traffico abbiamo già contribuito con il passaggio della tangenziale», prosegue Costa, «che non vengano a chiederci altri sacrifici che comportino uno scempio ambientale. Lungo la Sp47 che attraversa il nostro paese passano ogni giorno 11 mila veicoli diretti a Padova: se come pare, a Pontevigodarzere si creeranno dei rallentamenti con una rotatoria, temiamo che il traffico si riverserà nel nostro territorio. Ho invitato più volte il sindaco Francesco Vezzaro di Vigodarzere a lavorare in accordo per trovare una soluzione, che può essere un ponte sul Brenta all'altezza della nostra via Volta».
Vezzaro, dal canto suo, ha scritto al sindaco padovano Massimo Bitonci. «Senza alcun intento polemico», precisa il primo cittadino di Vigodarzere, «ma con spirito di collaborazione, l'ho invitato a incontrarci. Comprendiamo le difficoltà di Padova per il traffico di ingresso, che dal nodo di Castagnara raggiunge mediamente i 35 mila veicoli al giorno, ma una strozzatura a livello di Pontevigodarzere paralizzerebbe noi. Siamo disposti a trovare soluzioni anche mettendo a disposizione parte del nostro territorio: esiste un ponte ferroviario che potrebbe diventare carrabile e alleggerire quello tra Castagnara e Pontevigodarzere. Una soluzione va trovata, ma condivisa anche con questa parte di cintura metropolitana».
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