Linea Padova-Castelfranco: raddoppio binari e ponte sul Brenta

Via libera della giunta al progetto da 40 milioni di euro: nuova struttura a fianco della vecchia. I costi sono a carico di Rfi, l’avvio del cantiere nel 2023
MALFITANO -AGENZIA BIANCHI-PADOVA - PONTE SUL BRENTA
MALFITANO -AGENZIA BIANCHI-PADOVA - PONTE SUL BRENTA

PADOVA. Un nuovo ponte ferroviario sul Brenta. Finalmente a doppio binario per eliminare la “strozzatura” tra Padova e Vigodarzere. Il progetto da 36,7 milioni di euro (a carico di Rfi) è stato approvato pochi giorni fa dalla giunta che ha dato il via libera urbanistico. Ora si attendono le osservazioni dei cittadini, entro il 15 giugno, prima dell’ok definitivo.

Ponte da demolire e ricostruire. Il ponte si trova lungo la linea Padova-Castelfranco che è completamente a doppio binario tranne per la tratta che va dal sottopasso dell’autostrada A4 (all’altezza di via Fornace Morandi) fino alla stazione di Vigodarzere. Ma non c’è solo la strettoia sul traffico ferroviario a rendere urgente il cantiere: l’attuale ponte presenta forti criticità dal punto di vista idraulico, visto che la il bordo inferiore dell’impalcato si trova sotto la quota di massima piena del fiume (associata all’alluvione del 1966). Si tratta infatti di una struttura realizzata come “provvisoria” tra il 1949 e il 1951 in sostituzione di quella danneggiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. La necessità è quindi quella di realizzare un nuovo ponte a fianco di quello attuale per poi demolire la struttura che non sarà più utilizzata.

La nuova struttura. Il nuovo ponte, che si svilupperà sul lato padovano dalla parte ovest di via Querini, sarà a doppio binario e ad arco metallico con una luce unica di circa 100 metri. Lungo il ponte è previsto anche un camminamento per le operazioni di ispezione e manutenzione della linea, ma che non sarà utilizzabile per l’attraversamento ciclo-pedonale. Il costo del cantiere sarà di circa 26 milioni da mettere in appalto, cui si aggiungono altri 10,7 milioni di somme dirette per espropri, spese tecniche, oneri e altri possibili imprevisti.

A farsi carico dei costi sarà Rfi, la società del gruppo Ferrovie che cura lo sviluppo della rete. L’avvio del cantiere è programmato per il 2023.

La viabilità nord. Nel frattempo l’amministrazione comunale sta lavorando, assieme ai comuni di Cadoneghe e Vigodarzere alla nuova viabilità nord che dovrebbe diventare un’alternativa al nodo della Castagnara e alla trafficatissima via Pontevigodarzere. Anche in questo caso si sta programmando un nuovo ponte sul Brenta, che dovrebbe affiancarsi a quello ferroviario nuovo. La strada infatti dovrebbe partire dalla tangenziale nord di Padova con un nuovo svincolo, correre parallela alla ferrovia per poi incrociare la 307 e quindi raggiungere lo svincolo di Mejaniga della nuova Statale del Santo. Un progetto di cui si cerca il finanziamento in Regione. —

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova