L’Interspar ricorre contro il Comune: poche aperture domenicali

Aperture domenicali, l'Interspar ricorre al Tar contro il Comune di Este. E, a sua volta, il Comune opta per la non costituzione in giudizio. Lo scorso 21 febbraio l'Aspiag Service srl...
Malagoli..Vincita di 500.000 euro al C. Comm.le Extense di Este...provincia
Malagoli..Vincita di 500.000 euro al C. Comm.le Extense di Este...provincia

Aperture domenicali, l'Interspar ricorre al Tar contro il Comune di Este. E, a sua volta, il Comune opta per la non costituzione in giudizio. Lo scorso 21 febbraio l'Aspiag Service srl (concessionario dei marchi Despar, Interspar ed Eurospar) ha infatti proposto ricorso al Tar del Veneto per l'annullamento delle ordinanze comunali che regolano le aperture festive degli esercizi comunali atestini. Il ricorso interessa dunque il centro commerciale Extense, che ospita la catena di supermercati del Nordest. Le ordinanze incriminate sono la numero 9, 4 e 1 del 2012. Il sindaco Giancarlo Piva aveva imposto agli esercizi al di fuori del centro storico venti aperture domenicali (16 durante l'anno e 4 a dicembre).

Troppo poche, secondo la grande distribuzione, che ha fatto ricorso contro tutte le ordinanze dei Comuni veneti. Anche contro quelle di Este. Il giorno dopo il ricorso, il 22 febbraio, il Tar con un provvedimento cautelare urgente ha sospeso l'efficacia dei provvedimenti comunali fino al prossimo 4 aprile. In quel giorno è fissata la camera di consiglio del tribunale veneto e fino a quel giorno i centri commerciali potranno aprire senza limiti. «Abbiamo deciso di non costituirci in giudizio – sottolinea Piva – in quanto abbiamo visto quanto vana sia stata la resistenza degli altri Comuni che hanno tentato di resistere. Non riteniamo sia il caso di buttare soldi per un legale, visto che non abbiamo argomenti da aggiungere rispetto alle altre municipalità. Confidiamo invece nella discussione del prossimo 4 aprile». Nel ricorso l'Aspiag Service ha anche richiesto un risarcimento danni per le eventuali chiusure imposte alla catena nel Comune di Este. «Fortunatamente siamo stati prudenti – chiude Piva – e prima del 22 febbraio non avevamo negato alcuna apertura. Di fatto, questo ricorso sarà per il nostro Comune indolore». (n.c.)

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