L’ippodromo Padovanelle C’è l’interesse di Biasuzzi

PONTE DI BRENTA. Anche il noto imprenditore trevigiano, Fabio Biasuzzi, presidente della Ippodromi Nordest, società che gestisce gli impianti di Sant’Artemio-Villorba, Montebello- Trieste e di Ferrara, figlio del mitico Bepi, il re della ghiaia del Piave, deceduto nel 2008, ha presentato domanda per gestire l’ippodromo di Ponte di Brenta. Il bando di gara, emanato dalla Regione Veneto tramite il commissario straordinario Fabio Pasquale Crea, è scaduto l’8 settembre. Le domande presentate sono in tutto tre. Le altre due sono state inoltrate da una società, a cui fanno riferimento il noto guidatore di trotto Remigio Talpo, padovano doc ed il vicentino Antonio De Rossi e, naturalmente, dal Gruppo Coppiello, che sta gestendo l’ippodromo da circa un anno con scadenza prorogata al 15 ottobre. La commissione giudicatrice, di cui faranno parte anche due rappresentanti dell’avvocatura generale del Veneto e della Regione-settore Servizi sociali, si riunirà quanto prima possibile per decidere a chi sarà assegnato, sino al 31 dicembre 2016, la gestione della struttura, realizzata nel 1901 dal senatore-mecenate Vincenzo Stefano Breda e totalmente ristrutturata nel 1962 dal “re del mattone” Ivone Grassetto.
Le tre società che hanno presentato la domanda alla Fondazione Breda in amministrazione straordinaria hanno dovuto versare 20.000 euro come una tantum, una fidejussione bancaria di 200.000 euro e, come previsto dal regolamento interno della Fondazione, anche un piano d’interventi sociali previsto all’interno dell’investimento generale.
Nel frattempo, come da programma preannunciato già alcuni mesi fa, alle Padovanelle sono già riprese le corse di fine estate e dell’inizio dell’ autunno. Le prime otto gare, con orario pomeridiano dalle 14 in poi, sono state disputate il 12 settembre. Confermata anche, per il 30 settembre, la disputa del gran Premio Ivone Grassetto.
Felice Paduano
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