Liquidi pericolosi sversati nei canali Manager a processo
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Avrebbero sversato rifiuti liquidi pericolosi nella rete fognaria aziendale. Inquinanti, finiti poi nella scolo Fossetta e nel canale Valdentro, due corsi d’acqua che confluiscono nel depuratore civile di Villadose, nel Rodigino. Il prossimo 21 aprile dovranno dunque rispondere in Tribunale a Rovigo di gestione di rifiuti non autorizzata, versamento di sostanze pericolose e danneggiamento: si tratta di tre figure dirigenziali della Fresenius Kabi Ipsun srl, azienda farmaceutica che ha sede proprio a Villadose. Tra loro c’è anche Marco Morosin, padovano di 51 anni, attualmente residente nel Bergamasco (a Riva di Solto) ma conosciuto tra Bassa padovana e Polesine. Oltre a Morosin, manager con incarichi in fatto di ambiente e sicurezza, imputati sono anche il legale rappresentante Maria Gobbi (59 anni di Cernusco sul Naviglio) ed Enrico Siviero (54 anni di Pavia), consigliere con delega ambientale. Ai tre viene contestata la gestione illecita di reflui industriali contenenti solventi organici: questi finivano nella rete fognaria dell’azienda, venendo poi veicolati fino al depuratore pubblico. Due gli episodi citati dalla pubblica accusa: il 30 agosto 2019 e il successivo 25 aprile. All’azienda vengono contestate anche esalazioni maleodoranti e intollerabili causate dall’emissione di emissioni odorigene dovuto alla produzione di penicilline e cefalosporine e all’impiego di sostanze contenenti zolfo. Queste, tra Villadose e Ceregnano, il 25 aprile 2020 avevano portato a irritazioni a occhi e gola, ma anche mal di testa e nausea, per alcuni residenti dei due Comuni. Nell’agosto 2019, inoltre, proprio la gestione illecita dei rifiuti liquidi pericolosi aveva causato un disservizio al depuratore di Villadose: la presenza di quelle sostanze aveva causato il danneggiamento della flora batterica deputata al processo produttivo dell’impianto. Il gestore aveva dovuto spendere 5.475 euro per rimediare al danno. Tredici le persone offese, a cui si aggiungono anche i Comuni di Villadose e Ceregnano. —
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