Lo sguardo di Mazzacurati sull’impegno del Cuamm per l’Africa

Presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia il documentario del regista padovano sull’attività della ong che ha sede nella città del Santo

PADOVA. Bambini, madri, neonati, malattie e guarigioni, un percorso tra la miseria e i drammi, la voglia di difendere la vita: «Medici con l’Africa« è un film documentario con cui il regista padovano Carlo Mazzacurati rende omaggio alla ong ponte tra Africa e Italia, dando a quelle storie il respiro del cinema ma soprattutto la forza grande dell’umanità che si prende cura degli altri.

Il film, fuori concorso a Venezia 69, comincia nella sede storica del Cuamm nel centro di Padova: don Dante Carraro, un sacerdote, un cardiologo. Con lui don Luigi Mazzuccato, entrambi impegnati a gestire strutture sanitarie disperse nel territorio sub-sahariano ma soprattutto a formare nuove generazioni di medici africani. Le immagini si spostano poi sull’Africa: medici raccontano le loro esperienze che sono fatte di successi e di fallimenti.

Un ritratto collettivo «filmato in modo rapido e impulsivo senza nessuna strategia nè prima nè durante le riprese. Viene fuori - dice il regista - uno spirito comune di determinazione, sacrificio, tenacia ma anche dolcezza e ironia». Il soggetto è di Claudio Piersanti, la fotografia del celebre Luca Bigazzi. Medici con l’Africa Cuamm è la più grande organizzazione italiana per la promozione e la tutela della salute delle popolazioni africane. Dal 1950 realizza progetti a lungo termine: dopo 60 anni è in 7 paesi dell’Africa a sud del Sahara.

Argomenti:venezia69

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova