«Lo smartphone era usato l’hanno venduto come nuovo»

«Ci hanno consegnato un cellulare ricondizionato spacciandolo per nuovo. Una vera e propria truffa». È arrabbiatissimo Cesare Rizzi mentre racconta la disavventura che ha vissuto insieme al proprio compagno nel negozio Vodafone di via Roma.
«Il 16 gennaio abbiamo acquistato uno Xiaomi Mi 10 di ultima generazione, dal costo di circa 900 euro – racconta – Ma subito sono iniziati i problemi: non aveva la linea di rete e neppure quella gsm. Il telefono risultava spento e per questo motivo il mio compagno ha perso anche due importanti contatti di lavoro». La coppia il giorno seguente è tornata nel negozio: «Nel giro di un mese siamo tornati ben 8 volte. Erano tenuti a segnalare il problema, ritirare il telefono difettato e consegnarcene uno nuovo». Ma così pare non essere avvenuto: «Ci hanno consegnato un telefono all’interno di un sacchetto, senza scatola né nulla – racconta Rizzi – Siamo andati da un amico esperto in telefonia e ci ha detto subito che quello non era un cellulare nuovo ma ricondizionato. Tornati in via Roma ci hanno detto che per dimostrarci che non era ricondizionato avrebbero dovuto aprirlo per un ulteriore costo di 50 euro». A quel punto la coppia non ha più voluto parlare con il negozio: «Abbiamo comunicato l’accaduto alla Vodafone e abbiamo scoperto che in realtà non era partita alcuna segnalazione. Non solo, il mio compagno ha voluto telefonare alla casa madre che ci ha detto che quel cellulare oltre ad essere ricondizionato era stato attivato già nel gennaio 2020».
A quel punto Cesare e il compagno hanno deciso di denunciare tutto ai carabinieri: «Abbiamo spiegato tutto ai militari. Ci è stato consigliato di sporgere denuncia e così abbiamo fatto. Anche se ci hanno chiamato dal negozio dicendoci che avrebbero ritirato il telefono e chiuso la rateizzazione senza alcuna penale. Chiaramente non abbiamo accettato, perché crediamo di essere vittime di una truffa. Forse neppure gli unici».
La replica del negozio è netta: «Abbiamo assolutamente operato nella legalità. Questa è la modalità che ha stabilito l’Agcom nella sostituzione dei cellulari, non ci siamo inventati nulla. Il telefono era assolutamente nuovo. Abbiamo cercato di andargli incontro in tutti modi. Quando gli abbiamo offerto di riportarlo indietro e di chiudere la rateizzazione senza alcuna penale è solo perché la Vodafone ci ha suggerito di fare così per non perdere un cliente, ma non perché avevamo sbagliato. A questo punto abbiamo deciso di intraprendere anche noi le vie legali». —
alice ferretti
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova