L'ombra di un assessore sul concorso

Un politico regionale al centro dell'inchiesta sull'incarico di dirigente che il Comune di Monselice ha attribuito dopo l'esame a Mario Raniolo
L’INGEGNERE. Mario Raniolo
L’INGEGNERE. Mario Raniolo
 
MONSELICE.
Spunta il nome di un assessore regionale nell'inchiesta sul concorso per l'incarico di dirigente dell'ufficio tecnico comunale. Gli inquirenti - la squadra di polizia giudiziaria dei carabinieri della procura e il nucleo di polizia tributaria delle Fiamme Gialle - stanno svolgendo accertamenti sul politico di Palazzo Balbi e su alcuni suoi collaboratori. La delicata indagine, nelle mani del pubblico ministero Orietta Canova, va avanti anche con l'analisi della documentazione sequestrata il 2 marzo scorso nel comune monselicense in seguito a tre esposti arrivati in procura. Esposti anonimi, eppure ben dettagliati quanto ad alcune informazioni che puntano l'indice sul concorso, per titoli ed esami, vinto lo scorso dicembre dall'ingegnere Mario Raniolo, ex capo dell'ufficio tecnico di Spinea e di Vigonovo. Indice che non è puntato solo sul concorso, cui parteciparono un'ottantina di candidati. Delicatissimo, infatti, il ruolo che andrà a rivestire l'ingegnere Raniolo in un momento particolare per l'amministrazione di Monselice impegnata sull'affare revamping, ovvero la miliardaria ristrutturazione dell'Italcementi, sulla realizzazione di un ascensore nella rocca bloccata da un'inchiesta giudiziaria e sul nuovo polo ospedaliero di Schiavionia già in fase di realizzazione. Tutti progetti fortemente voluti e caldeggiati dalla Regione. E da dove arriva Raniolo? Dalla Regione, in quanto funzionario della Direzione geologia e attività estrattive. E al vertice di quella stessa direzione risulta essere il presidente della commissione giudicatrice del concorso, l'ingegnere Gianni Carlo Silvestrin, già capo dell'ufficio tecnico di Este e del Genio civile di Padova, affiancato dall'architetto Vincenzo Fabris (commissario), responsabile dell'ufficio Urbanistica regionale e dal segretario del Comune di Monselice Ornella Cavallin. Tutto regolare? Anche se in Italia il concetto di conflitto d'interessi sembra non esistere, apparirebbe quanto meno inopportuno che il presidente di una commissione valuti un suo sottoposto. Qualche giorno fa gli investigatori hanno interrogato pure il sindaco Francesco Lunghi, pidiellino legato all'assessore regionale Renato Chisso e il segretario Cavallin.

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