Loreggia, muore dopo due settimane di agonia per un incidente in scooter

LOREGGIA.Dopo 15 giorni di agonia è spirato ieri mattina all’ospedale Cà Foncello di Treviso lo scooterista che lo scorso 20 luglio era stato investito a Castelminio di Resana (Tv) dall’auto di un novantenne in uscita da un parcheggio.
Renzo Zambello, questo il nome della vittima, aveva 64 anni, era celibe e abitava in via Pila 8. Da un paio di anni era in pensione, dopo aver lavorato in una ditta di Piombino Dese. E ora si dedicava alla sua casa e ai suoi campi. Nella stessa via Pila abita il fratello Danilo che, insieme agli altri parenti, lo ha seguito in questo calvario, andando ogni giorno a Treviso e sperando sempre che ce la facesse.
Da quella tragica mattina, Renzo Zambello non aveva più ripreso conoscenza; troppo gravi i traumi che aveva riportato, soprattutto alla testa. I medici del Cà Foncello hanno tentato in ogni modo di salvarlo. Ieri mattina la forte fibra dell’uomo ha ceduto. «Siamo stati li anche domenica e pure lunedì mattina», spiega una parente, «ma non ce l'ha fatta».
Con la morte di Zambello il suo anziano investitore, A.F. di Resana, viene formalmente indagato per il reato di omicidio stradale, così come prevedono le nuove norme del codice della strada. «Le sue responsabilità se le deve prendere», dichiara uno dei nipoti.
E' l'ennesimo decesso per incidente stradale che colpisce drammaticamente il Camposampierese. Quella mattina del 20 luglio, alle 11. 10, l’automobilista trevigiano, al volante della sua Fiat Punto, usciva dal parcheggio del negozio Mazzorato per immettersi sulla strada provinciale 19.
In quel momento sopraggiungeva lo scooter di Zambello, che è stato centrato in pieno dal veicolo. Un impatto violentissimo, in seguito al quale il pensionato loreggiano è stato scagliato a una decina di metri di distanza cadendo rovinosamente sull’asfalto. Si era capito sin da subito che le condizioni di Zambello erano gravissime.
Trasportato in elisoccorso all’ospedale di Treviso, i medici gli avevano riscontrato un trauma cranico e lesioni multiple. Zambello era stato ricoverato con la riserva della prognosi nel reparto di rianimazione, dal quale non è più uscito. Dei rilievi si era occupata la polizia locale della Marca Occidentale, che non ha avuto dubbi sulla dinamica, come peraltro era evidente dalla disposizione dei mezzi e dallo scooterone completamente distrutto.
Il novantenne stava uscendo da un parcheggio e avrebbe dovuto rispettare le norme stradali. Zambello era nativo di Loreggia e lascia i fratelli Anna, Silvio, Carlo, Elio, Lino, Danila e Danilo ai quali era molto legato. Non tutti i fratelli abitano in paese, alcuni si sono trasferiti altrove.
Non ancora fissata la data del funerale, che sarà celebrato quando verrà rilasciato il nulla osta. Non è escluso che il magistrato disponga comunque l’autopsia. Di tutte le pratiche necessarie alle esequie si è fatto carico uno dei nipoti. —
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