Lorenzoni guarda oltre le Regionali: «Pensiamo a Padova tra vent’anni»

PADOVA. C’è Arturo Lorenzoni osservato speciale. Tutti si aspettano che dica qualcosa sulla sua possibile candidatura alle Regionali e invece si sa, lui è un visionario, e guarda oltre, molto oltre. «Stiamo pensando a come dev’essere Padova tra vent’anni», dice. «Non l’aveva fatto nessuno prima di noi. E però stiamo vedendo i primi risultati». Quindi, per primo, riconosce il merito del sindaco Giordani: «È un esempio per tutti. Lavora dodici ore al giorno qui dentro, è presente su tutti i temi a tempo pieno».
Quello che sta succedendo lo dice l’assessore alla Cultura Andrea Colasio: «Dove Bitonci divideva, Giordani unisce. Infatti anche chi vota a destra lo apprezza». Si parla di cultura e dei risultati raggiunti: «Con Urbs Picta ci siamo quasi», aggiunge Colasio. «I musei hanno aumentato dell’8% i visitatori. Stiamo per partire con il recupero del castello e arrivano grandi mostre». Nella congiunzione astrale favorevole c’è anche il fatto che Padova sarà capitale europea del volontariato. «E questo», è sicura Cristina Piva, assessore alle associazioni, «farà del bene a tutta la città».
Giordani dice che in giunta si divertono tutti moltissimo. L’assessore all’Ambiente Chiara Gallani toglie un po’ di zucchero: «Ci sono anche confronti aspri. Ma di importante c’è che stiamo imparando a lavorare in modo trasversale, noi e anche gli uffici, con grandi benefici». «È un’esperienza fantastica», dice Diego Bonavina, assessore allo Sport, che alla politica è arrivato da alieno.
«E questa città può davvero far innamorare. Il nostro sforzo oggi deve essere quello di ascoltare soprattutto i giovani, quelli che sono scesi spesso in piazza per darci dei messaggi forti». Ognuno ha una manciata di ottimismo da buttare sul tavolo. Andrea Micalizzi, assessore ai Lavori pubblici, esce da un anno intenso e faticoso (ponti, via Anelli, lavori complicati) ma è sicuro che «l’anno prossimo vedremo concretizzarsi alcune cose importanti, per le quali abbiamo lavorato a lungo».
Ed è ottimista, soprattutto in questo periodo, l’assessore al Commercio Antonio Bressa. D’altra parte gli basta buttare un occhio fuori dalla finestra: «Padova è viva, attrattiva, con benefici per tutti. È vero, c’è un problema di ricettività, ma contiamo di risolverlo nel 2020, perché ci sono investimenti importanti in vista. Io penso alle ricadute che possono avere in termini di occupazione e confido che insieme alla riqualificazione di alcune zone strategiche arriverà anche il lavoro».
L’assessore al Sociale Marta Nalin, invece, trova risposte in tre parole che cominciano per S: «La sicurezza aumenta, perché tutti - ognuno nel suo settore - abbiamo fatto qualcosa per potenziarla. La solitudine, soprattutto degli anziani, è un tema forte su cui lavorare ancora. E il sociale è la risposta a molti di questi temi». —
CRIC
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