Luna invisibile dal Parco Cava delle More: in rivolta un migliaio di spettatori paganti

Evento con inizio alle 19,30 ma il satellite era nascosto dal monte fino alle 22,05: organizzatori presi a schiaffoni



MONSELICE

L’eclissi totale più lunga del secolo. Peccato che da lì se ne sia vista meno di metà. Uno spettacolo “ridotto” che al Parco Cava delle More ha scatenato il putiferio, con tanto di schiaffi e spintoni e con l’intervento di polizia e finanzieri. Il venerdì sera del parco monselicense si è rivelato più nero che mai, e non per l’oscuramento della luna ma per un’organizzazione che ha mandato in collera centinaia di utenti. «Ci hanno truffato! », è il principale commento che compare nel web, dove è nato persino un gruppo Facebook dal titolo “Parco delle More Vogliamo il rimborso”.



Uno dei siti più gettonati per assistere all’eclissi di luna di venerdì è stato il Parco Cava delle More, sul versante occidentale del Monte Ricco, area privata che ormai da qualche mese ospita manifestazioni proposte dall’associazione culturale Il Coccodrillo. Otto euro di ingresso (5 in prevendita), parco aperto dalle 19. 30, aree ristoro, dj set di musica elettronica mentre ci si gode lo spettacolo siderale: la promessa.



«Luna ti ho vista dappertutto anche in fondo al mare», cantava Gianni Togni. E invece alla Cava delle More della luna non c’è stata manco l’ombra. Nella grande distesa verde in cui man mano si sono radunate mille persone la gente si chiedeva dove fosse la tanto attesa luna rossa. Qualcuno aveva persino binocoli e telescopi ma niente, neppure con i potenti mezzi ottici il satellite si vedeva. Non è servito molto per capire che la colpa non era della luna, bensì della posizione: da quel punto, l’eclissi non era visibile. Possibile che gli organizzatori non avessero calcolato la circostanza?



A spazientire i presenti ci hanno pensato anche i chioschi praticamente rimasti senza cibo già dalle 20 e le vetture fermate a un chilometro dal parco nonostante le decine di posti auto ancora disponibili entro i cancelli dell’area. La consapevolezza di perdere un evento irripetibile – non ci sarà un’eclissi così lunga per tutto il secolo – e la beffa per dei servizi non proprio impeccabili hanno fatto uscire dai gangheri tanti presenti, che hanno preso d’assalto casse e chioschi per chiedere spiegazioni ed esigere il rimborso del biglietto.



L’irritazione si è diffusa al punto da coinvolgere più della metà dei presenti. C’è chi ha continuato a inveire contro staff e organizzatori (che da una certa ora sono spariti), chi ha preso l’auto ed ha deciso di cercarsi un’altra postazione (imbottigliandosi nel traffico visto che si usciva e si entrata dalla Cava attraverso una sola corsia), chi ancora si è spostato disperatamente a piedi e chi alla fine si è auto-risarcito portandosi a casa mobilia e allestimenti, lampadine comprese. Altri, infine, hanno deciso di restare e di conservare la speranza che la luna prima o poi spuntasse dal monte.



«La luna era visibile e alle 22.30, il momento di massimo spettacolo, l’eclissi si poteva ammirare dal prato della Cava» si giustificano da Il Coccodrillo «Truffa? Assolutamente no: nelle mail che abbiamo inviato ai pre-iscritti (ma non in altre comunicazioni diffuse nel web, ndr) era chiaramente indicato che il satellite sarebbe stato visibile dal Parco solo dopo le 22.05. Abbiamo garantito quel momento, non quello appena precedente. Chi è rimasto si è goduto lo spettacolo promesso. L’area ristoro che garantiamo è un “plus” che noi diamo: le scorte si sono esaurite presto ma, ripeto, quello è un servizio aggiuntivo».

Gli organizzatori confermano di essersi allontanati dal luogo del tumulto, «ma solo perché siamo stati oggetti di vere e proprio aggressioni, partite con minacce e insulti e sfociate con spintoni e schiaffi. È stata isteria collettiva. Qualcuno ha chiamato carabinieri, polizia e finanza: le forze dell’ordine hanno rilevato come dal punto di vista organizzativo tutto fosse in regola».

La veemenza della protesta è continuata anche sul web, tanto che l’associazione ha rimosso la pagina dell’evento (con 150 commenti di denuncia) e per qualche ora anche la pagina stessa del Parco. «Non voglio mica la luna», cantava Fiordaliso. Vallo a dire ai mille di Cava delle More. —


 

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