Mame, rubati soldi e strumenti

«E c’è anche l’ostilità dei vigili urbani che vogliono più copertura»

Non si sono nemmeno premurati di attendere l'oscurità i ladri che ieri verso le 9, hanno "ripulito" il circolo Arci Mame di via Frà Paolo Sarpi. Il bottino ammonta a 500 euro in contanti, 2 casse da 1000 Watt dell'impianto stereo e un computer. Un fastidio, amplificato dalla crisi, ma non è questa la più grande preoccupazione per i gestori della zona.

«I ladri si sono introdotti in pieno giorno» spiega il presidente Mame Antonio Colella «e questo è indice del degrado profondo di quella zona. Le cose sono due: o si impone un presidio di polizia permanente, o si fanno sforzi per vitalizzare la zona. Tutto sta a coinvolgere le istituzioni».

Proprio le istituzioni, però, sono talvolta un'arma a doppio taglio: in tal senso il caso del Mame, che rimane ai piedi del cavalcavia Sarpi-Dalmazia, è emblematico. Alcuni giorni or sono il circolo ha ricevuto una notifica di chiusura da parte della Polizia Municipale. La ragione è che l'attività è visibile dalla sommità del cavalcavia, anche se a livello del suolo il giardino estivo aperto a metà luglio è stato recintato e reso invisibile. Va detto che, per legge, l'attività di un circolo non deve essere visibile dalla pubblica via, ma c'è da chiedersi quale passante fermerebbe la propria auto alla sommità di un cavalcavia per osservare cosa succeda in un circolo. Dopo una riunione con le autorità il 18 giugno, la direzione del Mame ha nascosto zona bar, consolle del dj e banco per il rilascio delle tessere con una serie di coperture provvigionali il cui noleggio ammonta a 3000 euro al mese. «Al termine della riunione» spiega Colella «Arpav, Usl e Comune, si sono detti soddisfatti: regolare la concessione, nei limiti la previsione di impatto acustico, adeguato il parcheggio. Solo i Vigili Urbani hanno chiesto di provvedere alle coperture che ora pare non siano più sufficienti. Quello che percepisco è un'ostilità di base nei confronti dei circoli». Insomma, dopo i furti, il puntiglio della Municipale trasforma quella del circolo di via Sarpi in un'epopea che rischia di sottrarre alla città un punto di ritrovo. Ma non può certo guastare la presenza di un circolo dotato di regolare servizio di sicurezza in una zona come quella ai piedi del cavalcavia.

Riccardo Cecconi

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