Marchesi, la lingua cinese conquista gli studenti

L’insegnamento è stato introdotto sei anni fa dalla dirigente Antonella Visentin «Un’opportunità per i ragazzi». L’anno scorso si è diplomata la prima classe
Di Elvira Scigliano
PD 25 settembre 2006 Scuola Marchesi (PIEROBON) - Scuola marchesi (PIEROBON)
PD 25 settembre 2006 Scuola Marchesi (PIEROBON) - Scuola marchesi (PIEROBON)

Si scrive Cina ma si legge Veneto: la lingua cinese conquista i liceali padovani e forma professori specializzati. Il primo tassello di questo palcoscenico di prospettive globali e occasioni infinite è merito della lungimiranza della dirigente del liceo linguistico Concetto Marchesi, Antonella Visentin. Sei anni fa, infatti, la preside ha introdotto nella scuola di viale Codalunga il corso di Letteratura e lingua cinese. L’entusiasmo dei suoi ragazzi, in questi anni, l’ha abbondantemente ripagata: oggi il liceo vanta un corso completo, dalla prima alla quinta e un altro dalla seconda alla quarta. In tutto più di 200 studenti e una classe già diplomata lo scorso luglio.

La professoressa Giorgia Basso, trentenne innamorata della Cina, contribuisce a rendere il corso prestigioso e attraente. Il liceo del centro padovano è una delle tre scuole superiori in Veneto a vantare questo indirizzo esclusivo insieme a una scuola superiore veneziana e al liceo scientifico vicentino Pigafetta. «Abbiamo inserito Lingua e letteratura cinese come corso scolastico perché dobbiamo guardare con consapevolezza al futuro e dotare i nostri ragazzi di strumenti» spiega la dirigente Visentin. «Le soddisfazioni ci ripagano degli sforzi, tanto che gli studenti che stanno imparando il cinese sono tra i più bravi della scuola. All’inizio ci siamo appoggiati ai laureati dell’Università Cà Foscari, ma ormai da anni il Miur prevede per il cinese una classe di concorso e, dunque, ci “serviamo” della graduatoria nazionale. Giorgia Basso, la nostra docente, purtroppo non è ancora di ruolo, ma è per noi un elemento preziosissimo: basti pensare che ha contribuito, a livello nazionale, alla realizzazione di un Sillabo della lingua e della letteratura cinese che da quest’anno è in dotazione nelle scuole».

Il Marchesi è stato un liceo pilota e continua a sfornare proposte innovative: «Abbiamo molte idee» conferma la preside, «prima di tutto una convenzione già stretta con l’istituto Confucio per dare più occasioni agli studenti di praticare la lingua. Inoltre stiamo lavorando, attraverso Confucio, per un gemellaggio con gli studenti di Pechino. Naturalmente la stragrande maggioranza dei maturati continua con l’Università, ma stiamo lavorando anche su una statistica per capire quanto lo studio del cinese sia di aiuto nella ricerca del lavoro».

Un altro primato: Renzo Cremona, chioggiotto di 45 anni, si è classificato primo al concorso ministeriale 2016, ottenendo così una delle due cattedre messe a disposizione dal Miur in tutta la regione. Cremona ha scalzato dalla testa della graduatoria una docente madrelingua con cui lavora al Pigafetta di Vicenza.

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