Marijuana con eroina: è Amnesia Allarme in città per la nuova droga

Sequestro dei vigili in un casolare abbandonato. Il Sert: «Principio attivo dieci volte superiore»



C’è una nuova droga che circola in città, una droga molto simile alla marijuana ma che contiene anche il principio attivo dell’eroina. Si chiama Amnesia e può causare perdite di memoria a chi l’assume. È nuova per le forze dell’ordine, è nuova per il Sert ma evidentemente non è nuova per i giovani che calcano il paludoso mondo della tossicodipendenza. «Circolano cannabinoidi sintetici con il principio attivo anche tre volte superiore alla media e addirittura trenta volte superiore a dieci anni fa», rivela Giancarlo Zecchinato, direttore del Dipartimento per le dipendenze.



Il sequestro di questa nuova droga è stato fatto dagli agenti della polizia municipale. Tutto nasce da un sopralluogo nell’area al civico 164 di via Perosi, dove un tempo sorgeva la Comunità Incontro, centro per il recupero dei tossicodipendenti. Gli agenti hanno sorpreso quattro persone (tutti tunisini), un maggiorenne e tre minori, a dormire su giacigli improvvisati in una baracca. Il cane della polizia municipale ha fiutato un sacchetto, all’interno del quale sono stati trovati 400 grammi di droga.



Le analisi successive hanno acceso un alert che promette di coinvolgere tutte le forze dell’ordine impegnate nel controllo del territorio, da qui in avanti. «Ad una prima analisi tossicologica effettuata negli uffici del Reparto polizia giudiziaria la sostanza rinvenuta è risultata contenere sia il principio attivo della cannabis, sia quello dell’eroina» spiegano al comando della polizia municipale. «Un mix che può avere effetti molto pericolosi per chi la assume, un mix che moltiplica l’effetto psicotropo e può provocare anche perdite di memoria. Da qui il nome impresso sui pacchetti, Amnesia appunto». Oltre alla droga c’erano anche 1.500 euro segno che gli affari vanno bene.



Pare che questa droga possa provocare una momentanea perdita di memoria, mancanza di concentrazione, attacchi d’ansia e paranoia. Il direttore del Dipartimento per le dipendenze Giancarlo Zecchinato conosce bene il fenomeno che la genera. «Ci sono cannabinoidi sintetici, preparati in laboratorio con un principio attivo altissimo. Un paio di riferimenti per capire di cosa si parla: vent’anni fa il principio attivo era del 3 per cento, la marijuana normale oggi si attesta sul 10-12 per cento, mentre quella che era in vendita nei negozi era allo 0, 6 per cento. Questi nuovi prodotti da laboratorio sono addirittura al 30 per cento».



Il commissario Andrea Boscarollo manifesta la propria preoccupazione: «C’è un forte interesse a immettere sulla piazza queste sostanze anche a discapito della salute dei nostri ragazzi». Sul fatto interviene anche il sindaco Sergio Giordani: «Sono preoccupato ma questo è un ulteriore stimolo per non abbassare la guardia». —



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