Mario Todesco, l’instancabile organizzatore della Resistenza

Insegnante del Tito Livio, entrò in contatto con i circoli liberalsocialisti. Fornì un supporto logistico alla Resistenza, raccogliendo nella sua casa si via Rialto armi, generi di conforto e medicinali. Un’attività ad alto rischio:fu arrestato diverse volte e poi uccido dalle Brigate Nere
PIEROBON - RITRATTI ANPI - MARIO TODESCO
PIEROBON - RITRATTI ANPI - MARIO TODESCO

PADOVA. Mario Todesco era nato a Solagna, piccolo paese nei pressi di Bassano del Grappa e ai piedi di quel massiccio nel 1908. Suo padre, il prof.Venanzio, era docente di Filologia Romanza all’università. Mario studiò a Padova, al Liceo Tito Livio e frequentò la facoltà di Lettere dell’università, laureandosi nel 1931 con una tesi di letteratura spagnola. La sua vita sembrava ripercorrere - con rigore e dignità - le scelte paterne; dopo la laurea insegnò a Venezia e a Padova (proprio nel Liceo che aveva frequentato) e iniziò a collaborare con la facoltà di Lettere come assistente volontario. Erano questi i passi che i giovani studiosi più capaci dovevano intraprendere per tentare poi, attraverso i concorsi, di stabilizzarsi negli atenei.

Il legame stretto e la frequentazione quasi quotidiana dell’università consentirono a Mario di entrare in contatto con gli ambienti antifascisti così presenti in quell’ambiente; conobbe e frequentò Marchesi e Meneghetti e si legò particolarmente a circoli liberalsocialisti, che formeranno la sezione padovana del Partito d’Azione. Suo cugino Ludovico (Vico) Tedesco era ugualmente impegnato nella cospirazione: salì infatti sul Grappa e morirà da valoroso, a capo della formazione Italia Libera Archeson, nel corso del terribile rastrellamento di fine Settembre del 1944.

L’ attività di Mario Todesco fu quella di un bravo organizzatore territoriale; pur proseguendo la sua attività di docente partecipò, a fine Settembre 1943, alle prime riunioni clandestine tenute a casa del Prof. Attilio Zamboni; nella sua casa di Via Rialto Todesco iniziò a raccogliere armi, generi di conforto e alimentari, medicinali, che attraverso i suoi parenti di Solagna inviava alle prime bande partigiane sul Grappa; aiutò personalmente ex prigionieri alleati fuggiti dai campi di concentramento, che mise personalmente in salvo. Era, Mario Todesco, uno dei tanti che, pur non svolgendo attività militare, assicurò alla Resistenza armata, un preziosissimo – e per lui assai rischioso- supporto logistico. Fu infatti arrestato una prima volta nel novembre 1943 e rinchiuso per quattro mesi ai Paolotti, il Carcere Giudiziario di Padova. Nel marzo del 1944 fu liberato. A fine giugno dello stesso anno, precisamente il giorno 27, Mario Todesco fu nuovamente arrestato dalle Brigate Nere. Il suo cadavere fu ritrovato nella centralissima via Emanuele Filiberto all’ alba del 29 Giugno. Nella stessa notte fra il 28 e il 29 giugno la medesima banda brigatista aveva ucciso gli antifascisti Gino Luisari, Alfio Marangoni, Italo Cavalli.

Il 25 aprile 2008 il Presidente della Repubblica ha conferito al Prof. Mario Todesco la Medaglia d’Oro al Merito Civile: una scuola Media della città porta da anni il suo nome.

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