Mascherine irregolari? «Non è colpa nostra e multe mai arrivate»

carmignano di brenta

«La Rdm Pragma srl, proprietaria del negozio “Run out” di Rosà, è solo il distributore della merce sequestrata, avendola acquistata da altre ditte; per questo, in totale buona fede, ha comprensibilmente prestato affidamento alle certificazioni di conformità Ce e Made in Italy rilasciate dai fornitori, non essendo tenuta a verificarne la validità». È quanto spiegano gli avv. Alessandro Scabin e Filippo Schiavon, che assistono Denise Pregnolato, legale rappresentante della società. Nei giorni scorsi, durante un controllo, la guardia di finanza aveva sequestrato 6. 750 mascherine senza la regolare certificazione Ce, e 30 capi di abbigliamento con marchi ritenuti fittizi che attestavano il Made in Italy. Ma la titolare si difende, spiegando di essersi comportata con correttezza. Nonsolo. «Nonho mai ricevuto la sanzione amministrativa da oltre 10 mila euro», che pure le fiamme gialle le hanno elevato. I difensori attestano come nulla sia arrivato alla società, e come siano trascorsi i termini di legge.

Analogo ragionamento per i sigilli, che non sarebbero stati convalidati (o la convalida non sarebbe stata comunicata) entro i termini. Per questo li definiscono «privi di effetti giuridici». L’indagine si era spostata, la sera del sequestro a Rosà, a Carmignano di Brenta, nel Padovano, nella sede della “JG Europe srl” di Filippo Lin, dove erano state trovate 5. 500 mascherine con la marchiatura Ce ritenuta non regolare dalle fiamme gialle bassanesi. I legali precisano che la società è un venditore all’ingrosso ed importatore dall’estero e non commercia al dettaglio. Anche nel caso di Carmignano la sanzione amministrativa (sempre da 10 mila euro) non era stata elevata al momento del controllo e non sarebbe ancora giunta; e pure non sarebbe giunta notizia in merito alla convalida, dopo la segnalazione alla procura di Padova, competente per territorio. «Anche in questo caso il sequestro è privo di effetti giuridici», precisano i legali, che potranno ora presentare richiesta di dissequestro al giudice. —

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