Massaggi cinesi, chiusi due centri

Nessuna vera estetista all’opera al momento del blitz di carabinieri, vigili e Ispettorato. Soddisfatto il vicesindaco

di Elena Livieri

PIOVE DI SACCO

Dopo essersi scoperti bravi a preparare il caffè espresso e il cappuccino, a furia di comprare e gestire bar e locali, la nuova frontiera del business orientale si sposta nel mondo dell’estetica. Dei massaggi preferibilmente.

In pochi mesi a Piove di Sacco sono stati aperti due centri massaggi gestiti da personale cinese. E venerdì sera, per entrambi, è scattato il sequestro amministrativo disposto da carabinieri di Piove, colleghi del Nas, ispettorato del lavoro e polizia locale. “Oriente” e “Giovani” i nomi dei due centri, uno in via Oreste Da Molin, l’altro in via Garibaldi, che più in centro città di così non si può. Le segnalazioni rispetto al fatto che si trattasse di luoghi sospetti sono fioccate poco dopo l’inizio dell’attività, lo scorso ottobre.

Orari “strani” di lavoro, la sera dopo cena, per esempio. Così venerdì sera è scattato il blitz delle forze dell’ordine, effettuato in contemporanea nei due centri. All’interno sono state trovate giovani cinesi, una sola indaffarata a sciogliere i nodi alla schiena di un cliente, le altre in attesa di mettersi al lavoro. Vari titolari, ma nessun direttore tecnico. Sulla carta, sia per l’”Oriente” che per il “Giovani”, erano indicate come direttrici tecniche, figura prevista obbligatoriamente per legge, due estetiste diplomate. Italianissime. La loro assenza sul posto è bastata per far scattare il sequestro amministrativo dei due centri massaggi. Ora per entrambi si apre una fase di controlli a tappeto su vari fronti: dalle procedure seguite per realizzare i lavori interni alle due strutture, ai permessi di soggiorno del personale straniero impiegato, i contratti di lavoro, le fatturazioni.

Soddisfatto dell’esito dell’operazione il vicesindaco Andrea Recaldin: «Un ringraziamento alle forze dell’ordine che hanno operato, innanzitutto – l’intervento del vicesindaco – il messaggio che è stato dato con questa operazione è chiaro: a Piove di Sacco queste attività illegali non le vogliamo e le combattiamo con tutti i mezzi». In passato sono già stati scoperti, sia a Piove che nei paesi vicini, diversi laboratori tessili gestiti da imprenditori cinesi, dove molte norme non venivano rispettate.

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