Massanzago, travolta e uccisa da un'auto all'uscita dalla chiesa

Gina Mercuri, 76 anni, falciata dopo pochi passi dall'auto di una diciannovenne neopatentata di Cittadella. La donna portava a mano la propria bici, si è vista piombare addosso la Golf della ragazza
LA VITTIMA Gina Mercuri Aveva 76 anni e in paese era molto conosciuta e benvoluta
LA VITTIMA Gina Mercuri Aveva 76 anni e in paese era molto conosciuta e benvoluta
MASSANZAGO. Stava tornando a casa dal rosario quando è stata travolta da un'auto. Incidente mortale domenica sera all'incrocio tra via Roma e via Sant'Alessandro a Massanzago. La vittima è Gina Mercuri, 76 anni. La pensionata abitava in paese, in via Arzaroni. Alle 20.45 di domenica rientrava a casa in bicicletta dopo aver partecipato, come tutti gli anni, al rosario che apre il mese di maggio dedicato alla Madonna nella vecchia chiesa di Sant'Alessandro. Alla fine, aveva ripreso la bicicletta e si era incamminata verso casa. Ha fatto solo pochi passi: la Vw Golf di una ragazza di 19 anni, residente a Cittadella e da poco patentata, percorreva proprio in quegli istanti via Roma, diretta verso Camposampiero; per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri di Trebaseleghe, si è schiantata tragicamente contro la bicicletta condotta a mano da Gina Mercuri, travolgendola.


Un urto violentissimo, che non ha lasciato scampo alla ciclista. Volata sull'asfalto, a causa delle gravi ferite riportate è morta sul colpo. Inutili si sono rivelati i tentativi di rianimazione messi in atto dal personale medico dell'ospedale di Camposampiero, accorso a Massanzago poco dopo. La morte di Gina ha scosso un'intera comunità. Un dolore di cui si fa portavoce il parroco del paese, don Giampaolo Bovo: a lui, domenica sera, è toccato il compito di avvisare la famiglia della sua parrocchiana. «Sono qui a Massanzago da 11 anni - dice don Giampaolo - Conoscevo Gina, una donna che si faceva benvolere da tutti per la sua bontà, ma soprattutto per la sua coinvolgente simpatia. Domenica sera aveva partecipato con un gruppo di parrocchiani all'apertura del rosario del mese di maggio, nella vecchia chiesa di San'Alessandro. Poi ha avuto questo drammatico incidente: sono stato tra i primi a darle il mio soccorso, a benedire il suo corpo senza vita steso sull'asfalto. E poi ho chiamato la famiglia, che lei tanto amava».


Vedova da qualche anno di Lodovico Conzon, «assistito amorevolmente nel travaglio della sua malattia - continua il sacerdote - lascia anche due figli che l'avevano resa nonna. Ricorderemo Gina anche per la sua fedeltà alla parrocchia». La data del funerale dell'anziana deve ancora essere fissata, i parenti sono in attesa del nullaosta da parte dell'autorità giudiziaria.

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