Meluzzi: «La collanina? Un depistaggio» L’avvocato: «No, mai battuta quella zona»
STANGHELLA. «Moahmed dovrebbe essere dotato del fiuto di un cane molecolare per trovare un elemento metallico di quelle dimensioni in mezzo alle sterpaglie». È questo il parere di Alessandro Meluzzi, noto psichiatra e criminologo, che nel corso della trasmissione “Storie Italiane” di Rai 1 ha chiaramente messo in dubbio il comportamento di Mohamed Barbri. Lo scorso 9 dicembre il marocchino, marito di Samira, ha recuperato a 3-400 metri da casa uno stivaletto della moglie e un portachiavi in legno, sempre di proprietà della moglie. Li ha recuperati lungo la statale 16, nonostante quei luoghi fossero stati battuti a più riprese da carabinieri, vigili del fuoco, cani molecolari e volontari della Protezione civile.
L’altro ieri è stato ancora Barbri a rinvenire, praticamente a pochi passi dal primo ritrovamento, una catenina d’oro, sempre di proprietà di Samira. «La possibilità di ritrovare un oggetto come quello, in modo casuale, lungo una statale e tra le erbacce, sta nella proporzione di uno verso qualche milione» ha sottolineato Meluzzi «Diciamo che almeno la statistica non sta dalla parte di Barbri». E ancora: «Se si tratta di un depistaggio, come potrebbe essere, si tratta di un depistaggio molto ingenuo. Chiunque sia abituato all’investigazione criminologica sa bene che il calcolo delle probabilità è fondamentale».
Meluzzi parla addirittura di «depistaggio mediatico» e di «indagine difensiva costruita a tavolino, peraltro molto molto ingenua. Mohamed non poteva trovare quel reperto in quel modo: per ragioni puramente statistiche non posso crederci».
L’avvocato di Barbri, il milanese Daniele Pizzi, esclude categoricamente l’ipotesi del depistaggio messo in atto dal suo assistito e, anzi, invita le autorità a compiere una perlustrazione dell’area che fino ad oggi è in realtà mancata: «Non ci risulta che quella zona sia stata battuta palmo a palmo, cosa che ora chiederemo di fare alla Procura alla luce dei ritrovamenti. Il sopralluogo di mercoledì, in cui Barbri ha trovato la catenina, non era stato nemmeno voluto dal mio assistito. Lo avevo chiesto io perché non ero mai stato in quel luogo e dunque non c’era niente di programmato». —
N.C.
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