Metodo della «forchetta» per svuotare i bancomat

Arrivato in città dal Nord Europa il nuovo sistema per rubare soldi agli sportelli Colpite da specialisti rumeni le banche alla Sacra Famiglia e Madonna Pellegrina

SACRA FAMIGLIA. Si chiama «Cash trapping» ed è la nuova frontiera del colpo ai bancomat. Ovviamente Padova non poteva mancare dalla classifica delle città prese di mira dai nuovi predoni altamente specializzati. Nelle ultime settimane diversi furti si sono verificati a Padova soprattutto in zona Sacra Famiglia e Madonna Pellegrina. Colpiti soprattutto gli sportelli dell’ex Antonveneta, ora Mps. Sui colpi stanno indagando anche i carabinieri di Prato della Valle. Il furto avviene così: si preleva una somma da un bancomat, spesso clonato o rubato, l’operazione scatta quando si apre, per pochi istanti, la bocchetta dell’erogatore dove fuoriesce il denaro. Viene inserita una forcella metallica appositamente costruita nello sportellino di fuoriuscita delle banconote. Viene incastrata da mani esperte all’interno della cinghia trasportatrice del denaro. Consente ai malfattori di prelevare altri mille euro che non vengono addebitati a nessun conto corrente. Altro caso è quello che vede i malviventi inserire la forcella prima dell’arrivo dell’ignaro correntista che vuole prelevare denaro allo sportello.

Quando ha inserito la tessera e digitato il pin, richiede l’importo che gli serve e a questo punto l’erogatore è bloccato dalla forcella. Quindi esce la schermata che lo sportello è fuori servizio o che comunque non è possibile prelevare. Il cliente se ne va e i malviventi, appostati dietro l’angolo, arrivano in pochi attimi. Aprono l’erogatore, recuperano la forcella e pure il denaro. Il sistema truffaldino è stato battezzato come detto “cash trapping” e pare arrivi dal Nord Europa, in particolare Francia e Regno Unito, dove ha già cominciato a mietere vittime da anni. In Italia pare sia usato solo da pochi mesi: i rumeni sarebbero i migliori «specialisti». Il metodo non è per nulla tecnologico visto che di fatto si basa sull’intrappolamento dei soldi allo sportello.

La tecnica, per essere messa in atto, richiede pochi secondi in quanto è sufficiente questa speciale «forchetta» sapientemente collocata nella fessura di erogazione delle banconote che ne impedisce l’uscita. A volte il display non segnala nemmeno un guasto ma le banconote restano bloccate all’interno. Ovviamente non escono soldi e l'utente si allontana per verificare il guasto quindi i malviventi sbloccano il denaro intrappolato ed eseguono il furto. Questo può significare che i clienti pensano ad un guasto del bancomat e non sporgono denuncia del furto. Come si vede ci sono diverse variabili del colpo.

Carlo Bellotto

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