Mezzo milione sottratto ai clienti
La Finanza denuncia Filippo Gaino, assicuratore attivo nella Bassa

FILIPPO GAINO Fotografato il giorno dopo l’aggressione ad Abano
ESTE.
Filippo Gaino, un nome nel ramo delle assicurazioni. Peccato che la sua fama non verrà ricordata per la professionalità e l'onestà: il broker assicurativo di 39 anni, residente ad Abano Terme ma attivo nell'Estense, è stato infatti denunciato.
La guardia di finanza di Este ha indagato su di lui e lo accusa di truffa e appropriazione indebita, reati continuati e aggravati. In tre anni avrebbe raggirato una decina di clienti, intascando illecitamente cinquecentomila euro.
Il broker.
Filippo Gaino è titolare dell'Endeka Srl, società impegnata nel ramo assicurativo con filiali a Este (via Atheste), Piove di Sacco (via Madonna), Casale di Scodosia (piazza Aldo Moro) e Padova (viale della Navigazione Interna). Plurimandatario di varie agenzie assicurative, negli ultimi mesi era referente per la Carnica Assicurazioni e l'Assicuratrice Milanese. Gaino, sposato ma da tempo residente da solo in una villetta di via Verdi ad Abano, è regolarmente iscritto all'albo Isvap degli agenti assicuratori. Il suo nome è molto noto nell'Estense, anche perché l'Endeka (o la Gaino Consulenze) è stata più volte sponsor di feste organizzate per beneficenza, incontri, corse di ciclismo, cene di gala.
La truffa.
L'attività illecita di Gaino è stata portata alla luce dai finanzieri atestini comandati dal tenente Antonio Giovanni Marra. I controlli delle fiamme gialle sono partiti quando uno dei clienti di Gaino ha contattato gli uffici della tenenza per alcuni sospetti legati a una polizza d'investimento: il cliente, vedendo che Gaino temporeggiava al momento di rimborsargli la somma pattuita a conclusione dell'investimento, si è infatti recato nella casa madre dell'assicurazione, facendo una spiacevole scoperta. Il broker, di fatto, stipulava polizze assicurative, intascava i soldi del premio ma non versava la somma alla compagnia di assicurazione. I malcapitati clienti erano dunque dei perfetti sconosciuti per gli archivi delle varie agenzie. Per convincerli, Gaino rilasciava dei documenti autentici (niente falsificazioni o finte filigrane, dunque). A rendere più odioso il meccanismo fraudolento si aggiunge il fatto che l'assicuratore gabbava in particolare anziani o lavoratori prossimi alla pensione. Dal 2007 la finanza ha accertato sette casi di truffa, per un totale di oltre mezzo milione di euro d'introiti illeciti: tra i vari casi, spiccano i 50.000 euro rubati a una donna che aveva da poco ereditato la somma da una parente deceduta, o le poche migliaia di euro intascate ai danni di una nonnina pronta a entrare in casa di riposo, ma intenzionata a mettere al sicuro i risparmi di una vita. I clienti truffati sono perlopiù di Este e Monselice, ma anche di Rovigo. Ai 500.000 euro vanno poi aggiunti anche tutti gli interessi che, senza il perfezionamento della polizza, i clienti hanno perso in questi tre anni. Il caso è nelle mani del pm Sergio Dini, che tuttavia non ha ancora proceduto al sequestro dei beni di Gaino. E' probabile che assicurazioni e albo degli assicuratori si costituiranno parte civile al processo.
Il precedente.
L'assicuratore di Abano Terme non è nuovo a occupare spazi nella cronaca nera. Nel marzo 2009 Gaino denunciò ai carabinieri di essere stato vittima di una rapina nella sua villetta: dal racconto del trentanovenne, tre energumeni con passamontagna l'avevano sequestrato, caricato a bordo di una Bmw, picchiato, rapinato di ben 5.000 euro e abbandonato a pochi metri da casa. Il giallo di quella rapina è rimasto irrisolto: le nuove circostanze riaprono di fatto il caso. Gli inquirenti valutano la possibilità che si sia trattato di una simulazione, ma anche che il raid fosse legato all'attività illecita dell'assicuratore: la punizione di qualche truffato?
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