Miatello candidato a Villa del Conte Ma è solo una burla

VILLA DEL CONTE. Volantini notturni con i simboli della Lega e del Comune lanciano la corsa a sindaco di Villa del Conte di Renato Roberto “Bobo” Miatello, che sta concludendo il suo mandato a San Giorgio in Bosco. Ma si tratta di una burla.

«I soliti nemici interni alla Lega e dintorni che non hanno il coraggio di metterci la faccia, mi hanno già attaccato in altre occasioni, se mi prendono di mira vuol dire che sono forte», il commento di Miatello. La Lega locale prende le distanze da quella che viene definita una carnevalata: «Pur ribadendo la stima all’amico Miatello, ci stiamo confrontando e non abbiamo ancora definito chi sarà il nostro candidato. Prendiamo le distanze da quei vigliacchi che questa notte si sono divertiti a tappezzare il paese con questa falsa notizia, se li scopriamo prenderemo provvedimenti», osserva il segretario Federico Gino Sabbadin.

Intanto volano gli stracci nell’ormai ex maggioranza di San Giorgio in Bosco, a dar fuoco alle polveri lo j’accuse dell’ex capogruppo Fabio Zanfardin: «Sono stato demansionato da militante a sostenitore della Lega, un provvedimento a orologeria per impedire una mia candidatura a sindaco per il Carroccio». «Zanfardin è un traditore», l’attacco di Bobo, «era iscritto a Cittadella e la segreteria provinciale ha approvato all’unanimità il suo demansionamento. Lo abbiamo votato noi a presidente del consiglio, ora dovrebbe dimettersi». Il gruppo che lo ha sostenuto in questi anni è destinato a dividersi a maggio, chi avrà il simbolo di Salvini?

«La Lega qui è rappresentata dal segretario Nicola Pettenuzzo, se metteremo il simbolo, lo metteremo noi», rivendica, «ma ciò che conta sono le persone, la gente sa chi è Bobo. Mentre Zanfardin nessuno sa chi sia». E per il futuro? Il sindaco non andrà in pensione: «Purtroppo non posso ricandidarmi, vincerei di sicuro. Sarò in lista nel segno della continuità sostenendo Pettenuzzo». —

Silvia Bergamin

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