Michelotto si svela: «Qui nascono i bolidi tra meccanica e alta precisione»

Festa per i 50 anni di collaborazione con il gruppo Fassina: «Le vetture elettriche inquinano più di quelle termiche»

Flavio Centamore
Luca Zaia alla festa aziendale
Luca Zaia alla festa aziendale

Nozze d’oro festeggiate nel cuore della storia dell’automobilismo, non solo veneto ma internazionale: la Michelotto Engineering, con il suo stabilimento in via Chiesanuova. Cinquant’anni fa prendeva il via la collaborazione sportiva tra Giuliano Michelotto e Tony Fassina, un sodalizio storico che avrebbe portato, a fine stagione, alla vittoria nei campionati tricolori di rally e alla nascita di due eccellenze imprenditoriali: la Michelotto Engineering e il Gruppo Fassina.

 

La linea di produzione
La linea di produzione

L’anniversario è stato celebrato nel migliore dei modi, alla presenza del presidente della Regione Luca Zaia, di numerosi amici e di storici ex piloti come lo stesso Tony Fassina e Tonino Tognana, quest’ultimo noto per essere l’unico pilota ad aver conquistato, nel 1982, un campionato rally al volante di una vettura del Cavallino Rampante.

Eccellenza padovana 

La visita è stata particolarmente gradita dal presidente Zaia che, come ha lui stesso ricordato, da figlio di meccanico e da giovane operaio ha vissuto da vicino il mondo dei motori e della meccanica. Ad accompagnarlo nel lungo tour dell’azienda padovana è stato lo stesso Giuliano Michelotto, rispondendo con entusiasmo alle tante domande.

Fondata a Padova nel 1969 come officina automobilistica, la Michelotto Engineering rappresenta oggi un’eccellenza nel campo della progettazione, sviluppo e costruzione di automobili da competizione, prototipi e vetture stradali ad alte prestazioni.

La squadra aziendale
La squadra aziendale

Una vera «antenna tecnologica» che collabora, nel più assoluto riserbo, con alcune tra le più importanti case automobilistiche del mondo. Parallelamente, il Gruppo Fassina è oggi uno dei leader di mercato nella vendita di vetture dei marchi più prestigiosi. Inoltre, la Michelotto opera attivamente con diversi costruttori, tra cui la rinata Isotta Fraschini Milano, di cui Alessandro Fassina è presidente.

Tempio della meccanica 

Tra auto mozzafiato e macchinari all’avanguardia, la storia della Michelotto si è svelata, in un pomeriggio speciale, fino alla sala museo, dove le più celebri creazioni dell’azienda padovana hanno fatto da cornice ai saluti finali e allo scambio di doni tra Luca Zaia e Giuliano Michelotto.

«Sono davvero felice, perché siamo entrati nel tempio della meccanica e della precisione – ha dichiarato Zaia – Merito di Giuliano Michelotto, che in questi anni ha saputo creare una vera e propria sartoria dell’automobile, con progetti su misura che oggi corrono su tutte le piste del mondo».

Tra i successi dei primi anni della Michelotto si contano cinque Campionati italiani rally e oltre trenta vittorie assolute con la Lancia Stratos negli anni ’70.

La linea di produzione
La linea di produzione

Negli anni ’80 seguirono due vittorie alla Targa Florio, due al Tour de France, un Campionato italiano rally e un Campionato spagnolo rally con la Ferrari 308 Gruppo 4. Sulla base delle competenze acquisite, è stata poi coinvolta nello sviluppo della Ferrari 288 GTO, fino alla nascita della leggendaria Ferrari F40.

«La mia missione – afferma Giuliano Michelotto – è quella di continuare in questa direzione ovvero che questo gruppo e queste maestranze continuino anche nel futuro». Infine, una battuta sul boom delle auto elettriche: «Sono davvero una porcata e una presa in giro. Una vettura elettrica dalla produzione allo smaltimento inquina più di una termica». 

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova