Minacciano col coltello il cassiere del Pam: denunciati 3 ragazzini

Padova, i diciassettenni hanno rubato merce per 40 euro nel supermarket in via Umberto I. Poi hanno tentato di entrare nel negozio di Santa Croce

Elvira Scigliano
La Questura di Padova in piazzetta Palatucci
La Questura di Padova in piazzetta Palatucci

PADOVA. Hanno recuperato un coltello, sono entrati in un supermercato del centro – in via Umberto I – e non hanno esitato a minacciare il cassiere puntandogli la lama contro. Tutto per portare via una manciata di generi alimentari del valore di 40 euro. Protagonisti tre ragazzi adolescenti di 17 anni.

I fatti

Sono le 21 di martedì sera, i tre giovani, tutti minorenni e italiani, entrano nel market Pam local di via Umberto I. Gironzolano tra gli scaffali, si guardano attorno e tirano fuori un coltello. Hanno le idee chiare, vogliono rapinare il negozio e scappare con la minaccia del coltello. Non sembrano avere paura, sono lucidi anche se leggermente agitati, si muovono a scatti e frettolosamente.

L’intervento della polizia

Appena i giovani rapinatori sono fuggiti, dopo aver riempito le tasche della merce appena trafugata, il dipendente del negozio ha chiamato il 113 ricostruendo l’accaduto. L’intervento, immediato, è stato della Squadra Volante, l’equipaggio è intervenuto poco dopo la fuga degli adolescenti. Che non avevano finito con le “bravate” per quella sera. Tant’è. Un altro dipendente del supermercato Pam di piazzale Santa Croce, li ha segnalati perché volevano entrare ostinatamente nel supermercato, benché bloccati alla porta. Gli agenti sono arrivati proprio mentre i ragazzi provavano a forzare l’ingresso.

I tre diciassettenni sono stati accompagnati in Questura, sono stati identificati e stati trovati in possesso di generi alimentari per un valore di circa 40 euro, proprio la merce rubata al Pam del centro. Ma soprattutto sono stati trovati con il coltello che avevano impugnato per minacciare poco prima il dipendete. Nei confronti di tutti e tre è scattata la denuncia per rapina. Nessuno risulta pregiudicato e, al termine degli accertamenti da parte della polizia, sono stati riaffidati ai propri genitori.

Le domande

Saranno le famiglie, adesso, a porsi domande importanti: dovranno cercare di capire come sia possibile che girassero armati di un coltello, che con quello abbiano minacciato il cassiere e che abbiano commesso una rapina. E ancora: saranno i genitori a interrogarsi insieme ai figli per capire se i ragazzi erano consapevoli di cosa stavano facendo, della gravità di un gesto che non è una bravata ma un crimine

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