Monito di Mattiazzo «Donne umiliate piaga da debellare»

Cattedrale di Santa Maria Assunta con tutti i posti a sedere coperti dai fedeli e processione per le vie del centro storico lunga ottocento metri. Ieri alla celebrazione del Corpus Domini hanno...
PROCESSIONE DUOMO
PROCESSIONE DUOMO

Cattedrale di Santa Maria Assunta con tutti i posti a sedere coperti dai fedeli e processione per le vie del centro storico lunga ottocento metri. Ieri alla celebrazione del Corpus Domini hanno partecipato, in totale, mille persone, tra cui tantissimi anziani, ma anche numerosi giovani. Pochissimi gli immigrati, se si esclude un piccolo gruppo di filippini.

La messa solenne cantata è iniziata alle diciotto in punto. Il vescovo, mons. Antonio Mattiazzo, con la mitra in testa, è entrato in chiesa in compagnia di una trentina di sacerdoti, in rappresentanza delle parrocchie della città. Tra gli altri c'erano padre Giancarlo Zamengo, parroco di Sant’Antonino, un prete di colore ed un altro di origini asiatiche.

La cerimonia è cominciata con gli inni «Nella tua santa casa» e «Gloria» intonati anche dai coristi, che, come impone la tradizione cattolica, avevano preso posto nel presbiterio dietro l'altare.

L'omelia del vescovo è stata dedicata ai valori e al significato del Corpus Domini e dell'eucarestia nella comunità attuale della chiesa, ma non sono mancati interessanti passaggi su alcuni aspetti fondamentali della vita sociale e politica attuale.

Tre i riferimenti più importanti alla nostra vita quotidiana. Ossia quello in cui Mattiazzo ha parlato «della domenica, che deve restare il giorno del Signore e non quello che la società secolare ha dedicato, invece, all'interesse economico», quello in cui ha ricordato l'attuale brutto periodo «nel quale le donne sono sfruttate ed umiliate» ed anche il passaggio in cui ha ricordato che «la vita sociale deve essere riservata al bene comune».

La processione è iniziata alle 19.15 ed è durata mezz'ora. Il vescovo, sotto il tradizionale baldacchino e con l'ostensorio in mano, accompagnato dai parroci ed anche dai bambini, che, ieri, avevano preso la prima comunione, ha attraversato le piazze e poi il gruppo è tornato in cattedrale per via Manin. Tra i fedeli c’erano anche Amedeo Levorato, Iles Braghetto ed Angelo Ferro.

Alle 20 sono tornati i tavolini in piazza e, come sempre, il rito religioso si è subito trasformato in rito laico, con centinaia di ragazzi con il bicchiere di spritz in mano. (f.pad. )

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