A Monselice l’ex cinema Roma sta per lasciare il posto a un condominio
Saranno realizzati 14 appartamenti, al Comune 121 mila euro. Molte le perplessità, a partire dalla conservazione del murale

L’area dell’ex cinema Roma sta cambiando volto: sono iniziati i lavori per la costruzione di un nuovo edificio residenziale. Si tratta dello spazio che fino alla metà del secolo scorso ospitava un cinema-teatro affacciato su piazza XX Settembre e su via Petrarca e che, dal 2021, è noto anche per il grande murale realizzato sulla parete dell’edificio a ridosso dell’area verde.
Il sito è di proprietà della Società Operaia e da oltre vent’anni attendeva una nuova destinazione, tra passaggi burocratici complessi e progetti mai arrivati a compimento. In questi giorni la presenza di una grande gru segna un passaggio definitivo: la destinazione d’uso è diventata residenziale e il progetto prevede la realizzazione di 14 appartamenti.
Un cambiamento che mette definitivamente da parte l’ipotesi, più volte discussa in passato, di dotare Monselice di una nuova sala pubblica. «Vogliano dare nuovi spazi abitativi», spiega il vicesindaco Stefano Peraro, sottolineando come la variazione urbanistica abbia generato una plusvalenza complessiva di 121 mila euro.
Di questa somma, la metà, sarà versata al Comune: «Si tratta di risorse che verranno reinvestite in servizi per i cittadini», precisa Peraro. «Nel progetto iniziale era prevista una sala pubblica, ma la città non ha bisogno di uno spazio da 50-60 posti come quello che sarebbe sorto nell’ex cinema Roma. Serve piuttosto una struttura capiente e realmente funzionale e per questo non abbiamo sostenuto quella soluzione».
La vicenda dell’ex cinema Roma affonda le radici alla fine degli anni Novanta, quando la Società Operaia decise di vendere l’area per far fronte a difficoltà economiche e burocratiche. Un primo accordo con il Comune prevedeva la costruzione di un complesso con appartamenti, uffici e una sala polivalente.
Quel progetto però naufragò tra intoppi amministrativi e cambi di scenario, lasciando l’area in una condizione di stallo per molti anni. Negli ultimi tempi, la scelta del residenziale è apparsa la più percorribile anche sul piano economico.
Lo scorso maggio è stata approvata la realizzazione di una palazzina di quattro piani: tra le perplessità il destino del murale, che rischia di essere in parte oscurato.
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