Monta la protesta contro danni e sporco provocati dai pini

SELVAZZANO. Il consigliere comunale delegato all'Ambiente di Selvazzano, Giorgio Zoppello, promette che il materassino d'aghi di pino creato dal fortunale di mercoledì notte su numerose strade di...
TAFFARELLI-FOTO PIRAN-SELVAZZANO PINI MARITTIMI VIA SCAPACCHIO'
TAFFARELLI-FOTO PIRAN-SELVAZZANO PINI MARITTIMI VIA SCAPACCHIO'

SELVAZZANO. Il consigliere comunale delegato all'Ambiente di Selvazzano, Giorgio Zoppello, promette che il materassino d'aghi di pino creato dal fortunale di mercoledì notte su numerose strade di Selvazzano e dei quartieri San Domenico e Danovi di Tencarola, sarà presto rimosso dagli operatori ecologici di Etra Spa. In attesa dell'intervento delle spazzatrici, i residenti delle vie dove ci sono dei grossi pini marittimi piantati oltre mezzo secolo fa, protestano per la sporcizia che creano ad ogni colpo di vento. Non solo sulle strade ma anche nelle proprietà private dove intasano grondaie e scarichi oltre a rovinare i tetti delle case.

Lo scorso anno alcuni cittadini di via Scapacchiò hanno promosso una raccolta firme con la quale hanno chiesto al Comune di valutare la sostituzione dei pini marittimi (in foto) con piante autoctone, meno invasive. La richiesta ha sollevato immediatamente le proteste degli ambientalisti, che ritengono i pini patrimonio della città. L'amministrazione in attesa di valutare il da farsi ha eseguito la potatura dei rami pericolanti. Soprattutto in via Scapacchiò dove alcune piante piegano pericolosamente verso le abitazioni e sono a richio crollo. «Il problema esiste da anni, a ogni temporale interveniamo sulle strade per evitare che i ciclisti, com'è successo, cadano sullo strato d'aghi che intasa gli scarichi delle fognature», afferma Zoppello. «Con Etra abbiamo un accordo che le vie interessate dai pini marittimi vengano pulite più frequentemente. Ma questo non basta perché i residenti protestano per i danni e i disagi alle proprietà private. Purtroppo l'errore di scegliere quelle alberature per abbellire le strade del nostro Comune, e di altri vicini al nostro, è stato fatto tanti anni fa». Gianni Biasetto

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