Montagnana, parte il cantiere per il restauro delle mura medievali: «Cinque anni di cantiere»
Progetto da 4,5 milioni, primo lotto che tocca i 650 mila. Il sindaco: «Lavori fatti anche in un’ottica turistica»

Interventi su merlature, torri e cammino di ronda: a Montagnana è cominciato il restauro della cinta muraria nord ed est. Le impalcature ben visibili rendono evidente il cantiere. I lavori hanno preso il via qualche giorno fa, segnando l’inizio concreto di un piano decennale finanziato dal Ministero della Cultura con un fondo complessivo di 4,5 milioni di euro. Questa prima fase interesserà il tratto compreso tra Porta Vicenza e Porta Padova, includendo anche la torre nord-ovest, oggi di proprietà comunale.
L’intervento, seguito dall’architetto Tommaso Fornasiero in qualità di responsabile unico del procedimento, realizzato dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Venezia e delle province di Belluno, Padova e Treviso, ha l’obiettivo di consolidare e mettere in sicurezza le murature, con particolare attenzione alla sommità delle cortine, ai merli, alle torri e al cammino di ronda, danneggiati nel tempo da agenti atmosferici, cedimenti e fenomeni eccezionali.
Alcuni crolli e ribaltamenti di merli hanno reso necessario pianificare interventi strutturali, sempre nel rispetto della materia storica.

Il primo lotto ha un valore economico di 644.238 euro, di cui oltre 500.000 destinati ai lavori a base d’asta, mentre circa 85.000 euro copriranno gli oneri per la sicurezza. L’appalto è stato affidato alla ditta Rws srl di Vigonza, specializzata nel restauro e nella conservazione di beni storici, già attiva in precedenti cantieri montagnanesi. La direzione dei lavori sarà curata da Contec Ingegneria e Contec Aqs, entrambe di Verona, con un’equipe multidisciplinare di architetti, ingegneri e tecnici della sicurezza. Il progetto esecutivo è firmato dallo studio Ta dell’architetto Alberto Torsello, da Seres srl con la restauratrice Martina Serafin, e da Boaretto e Associati srl con l’ingegnere Luca Boaretto.
I lavori riguarderanno i tratti nord ed est della cinta, compresi tra la torre Berica e la torre 8 su via Mure Nord e la torre 9 su via Mure Est. È inoltre previsto un intervento mirato alla torre campanaria, accanto a Porta Vicenza, che presenta gravi criticità strutturali interne. Un elemento centrale riguarderà anche il cammino di ronda, in parte crollato o modificato con materiali inadeguati come il calcestruzzo. Verrà ricostruito con criteri filologici, utilizzando superfici drenanti compatibili con le tecniche originali, per proteggere le murature e garantirne la durabilità.

I lavori saranno eseguiti in gran parte sul lato esterno delle mura, verso il vallo, e in una porzione interna circoscritta e non accessibile. La conclusione è prevista entro il 12 gennaio del 2026, ma l’obiettivo è finire entro novembre 2025, per rispettare le scadenze di rendicontazione. A seguire, si procederà con il secondo lotto previsto per il 2026 e l’avvio dei relativi lavori nel 2027.
L’intero programma, che riguarda i tratti murari ancora da restaurare sul fronte nord-est, si concluderà nel 2030. In alcune porzioni dove nel tempo sono state costruite abitazioni a ridosso delle mura, non sarà possibile intervenire direttamente: si adotterà un approccio selettivo.
Quindi, in sintesi, i lavori comprenderanno: il consolidamento delle strutture, il restauro degli archivolti dei coronamenti merlati, il restauro dei paramenti murari della cinta di fortificazione medievale e la messa in sicurezza della torre campanaria. «L’intervento non si limita al semplice consolidamento, ma intende restituire continuità e leggibilità alla struttura difensiva medievale, favorendo anche una futura valorizzazione turistica», afferma il sindaco Gian Paolo Lovato.
Continua il primo cittadino: «A distanza di oltre quindici anni dai restauri del lato sud, Montagnana compie così un nuovo passo nella tutela del proprio patrimonio fortificato, riaffermando il valore storico e culturale di una delle cinte murarie medievali meglio conservate d’Italia». Conclude il primo cittadino: «È importante ricordare che la nostra cinta di fortificazione medievale del XIV secolo è considerata uno dei più importanti esempi di architettura medievale in Europa».
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