Morellato, nel 2015 ricavi a 160 milioni Confermato il Cda

Carraro: «Pronti a cogliere la ripresa del mercato europeo» In programma nell’anno 20 nuove aperture per Bluespirit

SANTA GIUSTINA IN COLLE. Dopo l’alleanza con Furla, annunciata nello scorso febbraio, Morellato Group, attivo nella gioielleria e orologeria a capitale totalmente italiano, presenta i risultati dello scorso esercizio che fanno segnare il ritorno del segno più sul fronte dei ricavi dopo la flessione del 2% registrata a fine 2014.

Il gruppo padovano presieduto da Massimo Carraro ha chiuso l’anno finanziario 2015 con un fatturato pari a 160 milioni di euro, in crescita del 3% sull’anno precedente. Il focus dell’esercizio – spiega una nota – è stato su redditività e generazione di cassa, «per essere pronti dal 2016 a cogliere il ritorno alla crescita del mercato europeo».

La posizione finanziaria netta è passata dai 55,9 milioni di fine 2014 ai 32 milioni del 2015 con un miglioramento del 43%, il margine operativo lordo (Ebitda) è cresciuto del 23% rispetto al 2014, arrivando a 21,7 milioni. Il consiglio di amministrazione di Morellato Spa ha, inoltre, riconfermato i cinque consiglieri già presenti: il presidente Massimo Carraro, Marco Carraro, Cristina de’ Stefani e i consiglieri indipendenti Matteo Marzotto e Marina Salamon.

Nel 2016, secondo quanto annuncia il gruppo con sede a Fratte di Santa Giustina in Colle, «si concentrerà nella strategia che ha perseguito negli ultimi anni: lo sviluppo italiano e internazionale dell’attività di vendita all’ingrosso, con la crescita dei marchi di proprietà e l’acquisizione di nuovi marchi in licenza e distribuzione». Inoltre proseguirà «l’integrazione tra i canali all’ingrosso e al dettaglio, con lo sviluppo della rete dei negozi Bluespirit in Italia e delle attività retail in Middle East e Asia Pacific». Bluespirit, a questo proposito, da sola pianifica 20 nuove aperture nel 2016, tutte in location «di grande qualità».

Nel 2016 i primi effetti del contratto di licenza con Furla per la produzione di nuove collezioni di orologi. L’obiettivo, infatti, è quello di raggiungere i 25 milioni di euro nell’arco di cinque anni.

(m.mar.)

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